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PARITÀ DI GENERE

Cosa succede sul fronte delle pari opportunità e dei diritti delle donne

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – luglio 2022

 

Diplomazia

Agenda tradita Sebbene 100 paesi abbiano adottato dei piani nazionali per realizzare la Women, Peace and Security agenda (Wps), le donne rimangono in gran parte assenti dalla mediazione dei conflitti e da altri sforzi di pacificazione. A dirlo è Olta Xhacka, ministra degli Affari esteri albanese, che ha presieduto un dibattito al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul ruolo delle organizzazioni regionali per promuovere la partecipazione delle donne ai processi di pace (Passblue). Haifa Abu Ghazaleh della Lega araba ha suggerito che le Nazioni Unite nominino un inviato per la Wps (Un). Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha commentato che l’Agenda è “una delle nostre maggiori speranze” per un futuro più pacifico e un pianeta vivibile ma che misoginia e autoritarismo si rafforzano a vicenda. “Sul campo la situazione sta peggiorando. Il motivo è semplice: l’uguaglianza delle donne è una questione di potere”, ha affermato (Un).

  • Il rapporto del segretario generale sulla violenza sessuale nei conflitti.
  • Mediterranean Women Mediators Network, il progetto italiano lanciato nel 2017 dal MAECI in collaborazione con IAI e WIIS Italia, grazie all’impegno di Francesca Tardioli (Womenmediators).

Outsider L’attivista ambientale Francia Márquez sarà la prima vicepresidente nera della Colombia, scelta da Gustavo Petro, il primo presidente di sinistra del Paese (France24). La carriera di Márquez è diversa da quella della maggior parte degli altri politici colombiani. Cresciuta in povertà – condizione che affligge il 40% della popolazione – Márquez è stata una ragazza madre, non ha mai ricoperto cariche pubbliche e ha fatto la cameriera per pagarsi gli studi alla facoltà di giurisprudenza (Nyt). Una volta in carica, dovrebbe essere alla guida di un nuovo ministero contro disuguaglianza di genere e razziale (Reuters).

Volto noto Choe Son Hui è diventata la prima ministra degli Esteri della Corea del Nord. La diplomatica, già viceministra per lo stesso dicastero, parla correntemente l’inglese e ha decenni di esperienza nei negoziati con gli Stati Uniti e altre grandi potenze. Non è chiaro se la sua promozione indichi un cambiamento più ampio nell’approccio della Corea del Nord verso gli Stati Uniti (Voa).

In tandem Il governo del Regno Unito ha annunciato Girls and Out of School: Action for Learning Plan (Goal), un programma bilaterale da 130 milioni di sterline per sostenere l’istruzione delle ragazze nei distretti meno sviluppati del Punjab e del Khyber Pakhtunkhwa in Pakistan. Goal sosterrà direttamente circa 250mila minori affinché frequentino la scuola e farà in modo che altre 150mila bambine imparino a leggere. Intanto è partita la terza fase del programma belga-marocchino per l’emancipazione delle donne Min Ajliki 3.0. Il piano, che durerà fino al 2026, è stato lanciato con una conferenza sul tema “Inclusione economica delle donne in Marocco: sfide, prospettive e misure” e la visita della ministra federale belga della cooperazione allo sviluppo, Meryame Kitir, a Rabat (Newswires).

  • Il viaggio di Reuters a Jacobabad. Pakistan, la città più calda della Terra, dove le madri portano il peso del cambiamento climatico.

 

 

Occhi puntati su

Donne ai vertici/1 Il Consiglio dell’Unione Europea e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo su una legge per “migliorare l’equilibrio di genere” nei consigli d’amministrazione delle società europee quotate in Borsa (The Guardian). La legge prevede che entro il 2026 almeno il 40% dei membri dei cda senza incarichi esecutivi sia composto “dal sesso sotto rappresentato”. In alternativa le donne dovranno occupare il 33% di tutti gli incarichi esecutivi e non del consiglio, compresi dunque i ruoli dirigenziali come presidente del consiglio di amministrazione. Le società che non rispetteranno questi requisiti potranno essere multate o vedere annullate alcune delle proprie nomine (Il Post).

Donne ai vertici/2 Il numero medio di donne a capo delle principali società finanziarie del Regno Unito si è stabilizzato nel 2021, assestandosi al 33%. Secondo il Women in Finance Charter UK, stilato dal Tesoro, le ragioni del rallentamento includono l’impatto della pandemia, il basso turnover del management e le ristrutturazioni organizzative che impattano sulla diversity nella leadership (Bloomberg). In Italia per creare la nuova generazione di donne in grado di assumere gli incarichi di amministratore delegato o simili è stato presentato Ceo Factory, un programma di GirlsRestart in cui oltre cento ceo delle più importanti aziende del panorama italiano tra il prossimo settembre e febbraio 2023 formeranno le leader del futuro (Alley oop).

Città laboratorio Le città più sostenibili del mondo sono guidate da sindache, secondo il Corporate Knights Sustainable Cities Index che ha messo in cima alla classifica Stoccolma, Oslo e Copenaghen. Oltre ai Paesi scandinavi, noti per le loro posizione progressiste, anche le sindache di altre parti del mondo in città come Bogotá, Tokyo, Parigi, Accra, Calgary e San Francisco stanno facendo progressi in termini di sostenibilità (Women’s agenda). Il Nuovo Galles del Sud investirà 30 milioni di dollari nei prossimi due anni per migliorare la sicurezza delle donne negli spazi pubblici (Skynews).

Donne al comando Oggi in Europa ci sono 13 donne a capo di stato o di governo su 45 Paesi, il numero più alto di sempre. Concorrono all’ascesa delle leader donne, scrive The Print, fattori come una politica progressista, una migliore rappresentanza nell’ambito dei programmi dell’Ue e l’emergere di una generazione più giovane. Di queste rappresentanti di stato, le donne con potere esecutivo hanno un’età compresa tra i 36 e i 55 anni mentre per quelle di rappresentanza l’età si alza tra i 40 e i 65 anni.

 

 

Donne nel mondo

Gender gap Alphabet, la holding di Google, ha raggiunto un accordo extragiudiziale in una causa per discriminazione di genere intentata da 15.500 dipendenti donne della società e ha accettato di pagare 118 milioni di dollari di maggiore retribuzione per equiparare le buste paga con gli uomini, a parità di funzione (Bloomberg).

  • Le carriere delle donne che siedono ai piani alti delle Big del tech (Repubblica).

7 febbraio L’ultimo osservatorio Job pricing sul settore privato ha registrato un gender pay gap medio calcolato sulla retribuzione annuale lorda dell’11, 5% a danno delle donne. Il divario sale al 12,8% se si considerano anche eventuali premi e incentivi. “In altre parole è come se le lavoratrici italiane avessero iniziato a percepire uno stipendio il 7 febbraio pur lavorando regolarmente dal primo gennaio”, si legge nel rapporto (La Stampa). Secondo un’analisi di PwC in media le donne nel Regno Unito guadagnano 87 pence per ogni sterlina guadagnata dagli uomini. Al ritmo attuale il divario retributivo di genere nel Paese non sarà colmato fino al 2151 (Telegraph).

Donne di scienza L’Italia è ai primi posti in Europa per percentuale di donne nella ricerca (il 44% sul totale) Lo rivelano i dati contenuti nel report Gender in research di Elseiver, secondo cui la media UE è al 39%. Il nostro Paese si posiziona terzo in classifica dopo Spagna e Portogallo. A luglio fino a quattro giovani promettenti matematici riceveranno la Medaglia Fields, una delle più alte onorificenze della disciplina. Il premio viene assegnato ogni quattro anni e a oggi solo una donna ha vinto dal 1936. Alcune organizzazioni della premiazione stanno facendo tentativi per aumentare la diversità tra i candidati e nei comitati che prendono le decisioni sui premi ma in una comunità che tende a lavorare per consenso e non è abituata a cambiamenti rapidi, i ricercatori si aspettano progressi lenti (Nature).

  • Buon compleanno Margherita Hack (Il Post).

 

 

Per riflettere

Salvavita I Paesi guidati da donne hanno riportato il 40% in meno di decessi per Covid-19 nel 2020 rispetto a quelli governati da uomini. I risultati fanno parte di uno studio più ampio dell’Università del Queensland che ha esaminato l’impatto delle caratteristiche di leadership sull’infezione e sui tassi di mortalità delle nazioni. Lo studio ha rivelato che, a ridurre i tassi di infezione e i decessi, oltre alla leadership femminile, hanno concorso la forza dei sistemi legali e la fiducia nei governi.

Dare credito Le donne hanno meno probabilità di essere nominate come autrici di articoli o come inventrici di brevetti rispetto ai colleghi uomini, nonostante facciano la stessa quantità di lavoro, secondo un’analisi di come vengono riconosciuti i contributi alla ricerca negli Stati Uniti. Ciò è in parte dovuto al fatto che i contributi femminili alla ricerca sono “spesso non riconosciuti, non apprezzati o ignorati”, affermano gli autori. I risultati, pubblicati su Nature, valgono per quasi tutti i campi e fasi della carriera.

Educazione cattolica David de la Croix e Mara Vitale hanno documentato la partecipazione delle donne al mondo accademico europeo dalle prime università fino alla vigilia della rivoluzione industriale, con risultati per loro inaspettati. Delle 108 donne che hanno insegnato nelle università o appartenevano alle accademie, la maggior parte si trovava nell’Europa meridionale cattolica, sfidando l’idea che il protestantesimo fosse più liberale del cattolicesimo nella partecipazione femminile al capitale umano (Voxeu).

The Superwoman Issue
È questo il titolo scelto per un numero speciale che il magazine di Repubblica D dedica alla visione contemporanea della condizione femminile. La pubblicazione, in edicola sabato 2 luglio, mette sotto i riflettori cinque ostacoli che di fatto mettono in discussione diritti individuali e sociali impedendo l’empowerment femminile; un ostacolo concreto alla costruzione di un percorso di vita soddisfacente.

 

 

L’agenda

  • Al Palazzo delle Nazioni di Ginevra dal 4 all’8 luglio si terrà l’84° gruppo di lavoro pre-sessione del Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne (Cedaw), l’organismo di esperti indipendenti che vigila sull’attuazione della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, adottata nel 1979.
  • L’Europeo femminile di calcio si giocherà dal 6 al 31 luglio in Inghilterra e parteciperanno 16 nazionali, le 15 qualificate più l’Inghilterra padrona di casa. Le prime partite dell’Italia saranno il 10 luglio (Francia – Italia), il 14 luglio (Italia – Islanda) e il 18 luglio (Italia – Belgio) (Sky sport). Per accompagnare Uefa Women’s Euro 2022 è stato stilato anche un programma di eventi musicali e artistici (Classical music).
  • Women’s foreign policy group sta organizzando per il 21 luglio la conferenza Intersectionality in international affairs. Ulteriori dettagli saranno comunicati prossimamente.
  • Il 27 luglio al Women in Green Roundtable architette, designer e professioniste della sostenibilità si riuniranno per discutere su come portare la sostenibilità nel settore delle costruzioni. L’evento è organizzato da Built Environment Plus.
  • Il 28 luglio l’International Women’s Leadership Initiative organizza un webinar sulle tattiche per affrontare le barriere di genere nei luoghi di lavoro e crearne di più inclusivi.
 

 

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – giugno 2022

 

 

Diplomazia

Nomine La democratica Lisa D. Cook è la nuova governatrice della Federal Reserve, prima donna nera a ricoprire questo incarico. Cook è un’economista ed è stata consulente del team di transizione del presidente Joe Biden sulla politica normativa della Fed e delle banche e ha condotto ricerche sulle disparità razziali e sui mercati del lavoro (New York Times). Sarah Huckabee Sanders, la portavoce della Casa Bianca di Donald Trump, ha vinto le primarie repubblicane in Arkansas e potrebbe diventare la prima donna governatrice dello stato a novembre (Npr). Penny Wong è la neoministra degli esteri australiana, nominata dopo la vittoria dei laburisti, con a capo Anthony Albanese (Le Contemporanee). Elisabeth Borne è la nuova prima ministra francese. L’ultima donna premier era stata Edith Cresson, nel 1991 (Il Fatto Quotidiano). Borne, arrivando a Matignon, il palazzo del primo ministro, ha dedicato la sua nomina proprio a Cresson e “a tutte le bambine di Francia” invitandole “ad andare fino in fondo nella corsa verso i loro sogni” (Elle).

In cattedra La premier della Nuova Zelanda Jacinda Ardern ha tenuto il discorso ai laureandi di Harvard parlando di controllo delle armi e democrazia (The Guardian). Inoltre ha ricordato Benazir Bhutto, la prima donna a capo di un governo democratico in un Paese musulmano e sempre la prima ad avere avuto un figlio mentre era in carica (Arden è stata la seconda). Sette mesi dopo il loro primo incontro Bhutto è stata assassinata, ha ricordato la prima ministra (Rnz).

 

 

Occhi puntati su

Bond di genere Dopo i green bond e i social bond arrivano i “gender bond”, obbligazioni a sostegno delle società imprenditoriali gestite da donne con obiettivi ambiziosi come la riduzione del gap salariale e la ricerca di risorse necessarie per il loro business. Il primo di questi bond è stato collocato dalla Banca Mondiale lo scorso novembre (Il Sole 24 Ore).

Sostenibilità Google entro il 2030 vuole diventare green con nuovi contratti per le rinnovabili, più efficienza e azioni politiche. A guidare il team incaricato di implementare a livello globale la strategia che porterà a zero le emissioni di carbonio è Maud Texier, ingegnera 34enne francese e laureata all’École Centrale di Parigi (L’Usine nouvelle). Daniela Ducato, imprenditrice sarda nel settore dell’economia circolare, è stata nominata presidente di Wwf Italia. Ducato ha un percorso imprenditoriale basato esclusivamente sui prodotti naturali e il riciclo e proprio per meriti ambientali è stata insignita dal presidente Sergio Mattarella del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Ducato succede a Donatella Bianchi (Repubblica).

Alleati delle ragazze La decisione dei talebani di non permettere alle ragazze afghane di frequentare la scuola secondaria è stata accolta con proteste e appelli che tuttora vanno avanti (Gandhara). Anche alcuni religiosi musulmani però si sono esposti per il ripristino dell’istruzione femminile emettendo delle fatwa a favore della causa (Bbc) e lo studioso islamico pakistano Mufti Taqi Usmani ha scritto una lettera ai talebani esortandoli a cambiare idea (The Print). I ministri degli Esteri di diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno diffuso una dichiarazione congiunta sull’aumento delle restrizioni ai diritti umani delle donne e delle ragazze afghane. Nella dichiarazione i ministri hanno scritto di essere “profondamente preoccupati per le continue restrizioni all’accesso all’istruzione” e hanno invitato i talebani “a rispettare il diritto all’istruzione e ad aderire ai loro impegni” (Esteri).

 

 

Donne nel mondo

In azienda L’Oréal ha lanciato Bold Female Founders, un fondo che mira a sostenere le startup guidate da donne e che avrà una dotazione di 25 milioni di euro (Fashion network). A fine 2021 il 41% degli incarichi di amministrazione nelle società quotate è esercitato da una donna, dato che rappresenta il massimo storico osservato sul mercato italiano, secondo il Rapporto Consob sulla Corporate Governance. L’ingresso delle donne ha trasformato i cda delle quotate: ora sono in media più giovani, con più laureati e con una maggiore diversificazione dei profili professionali. Le donne, tuttavia, solo in 16 società (2%) hanno il ruolo di amministratore delegato (Borsa italiana). Secondo i risultati del Mastercard Index of Women Entrepreneurs, l’Italia si colloca al 43° posto in classifica, perdendo tre posizioni. Nel nostro Paese si evidenziano accesso al credito e sostegno dell’imprenditoria femminile molto bassi (Tech princess).

  • Startup italiane a leadership femminile: tutti i numeri in un’infografica (Millionaire)

Giochi da ragazze Si moltiplicano le opportunità per le sviluppatrici di videogiochi. In Italia le gamer sono circa il 44%, 6,8 milioni dei 15 milioni totali, eppure il settore resta ancora molto sessista (Alley Oop). TikTok ha stretto una partnership nel mondo dello sport con la Uefa Women’s Euro 2022 e sarà sponsor dell’evento che comincerà il 6 luglio (Ad week). Nello stato americano dell’Oregon ha aperto Sports Bra: un pub che trasmette solo competizioni femminili (Nbc).

  • La Formula1 non è vietata alle donne. E allora perché nessuna gareggia? (Le contemporanee)

Attraverso l’obiettivo La fotografa dell’agenzia Magnum Olivia Arthur tra il 2009 e il 2010 ha trascorso del tempo in Arabia Saudita. Il suo progetto, Jeddah Diary, offre uno sguardo sulle vite poco conosciute delle donne del Paese (Bbc culture).

 

 

Per riflettere

Mondo reale Se l’impatto della pandemia sulle donne dei Paesi ricchi, come l’Italia, è stato forte, nei Paesi poveri, dove le disuguaglianze di genere sono più accentuate, l’impatto è stato peggiore. La pandemia, con i suoi effetti indiretti (maggiore difficoltà di accesso al cibo, ad esempio), ha aggravato una situazione di partenza di forte fragilità. Agli effetti diretti e indiretti della pandemia tra le donne dei Paesi del Sud del mondo è dedicato lo studio corale Women, Pandemics and the Global South.

Inquinamento Secondo uno studio della Intanbul Technical University, la parità di genere – che già è usata come indicatore di uno sviluppo equo nei Paesi – ha un effetto positivo sulla riduzione delle emissioni di CO2 pro capite nelle economie dei mercati emergenti. Funziona infatti sia come motore per lo sviluppo economico sia come promotore di efficienza ambientale (Emerald insight)

Accademia “Organizational well-being of Italian doctoral students: is academia sustainable when it comes to gender equality?” è uno studio condotto tra l’Italia e il Lussemburgo che mira a descrivere le differenze di genere nel benessere organizzativo dei dottorandi nel contesto italiano. Lo studio mostra che per alcuni indicatori di benessere le dottorande hanno punteggi statisticamente inferiori rispetto agli uomini: la percezione della salute e sicurezza sul lavoro, lo sviluppo della carriera e l’autonomia lavorativa (Mdpi).

Quote di genere India e Bangladesh hanno introdotto le quote di genere per aumentare la presenza delle donne in politica. Uno studio della University of Rajshahi analizza le barriere socioeconomiche che queste incontrano nell’influenzare le politiche riguardanti i loro Paesi nel Gram Pan chayat in India e nell’Union Parishad in Bangladesh.

Paladine, Ministero della Cultura e Chora media
Nel mondo dell’arte le donne non sono state solo muse e fonti d’ispirazione, ma anche pittrici e scultrici, storiche, dirigenti e restauratrici. Per raccontarle il Ministero della Cultura ha creato la serie podcast Paladine, che in otto puntate racconta altrettante storie di professioniste che hanno segnato la storia dei beni culturali in Italia. Sebbene il ruolo delle donne in questo settore sia evoluto nel tempo, uno studio del 2021 rivela che nella fase formativa le donne iscritte a facoltà umanistiche sono oltre il 65% degli iscritti ma la percentuale scende nel momento dell’ingresso nel mondo del lavoro e precipita se si considerano le posizioni dirigenziali.

 

 

L’agenda

  • “Resilience – Storie di donne che ispirano il cambiamento” è una collaborazione tra la World Press Photo Foundation, il Ministero degli Affari Esteri olandese e la città dell’Aia. La mostra, che si tiene dal 1° al 20 giugno 2022 all’Aia, nei Paesi Bassi, e dal 23 giugno al 12 luglio a Ginevra, in Svizzera, esplora come le donne e le questioni di genere si siano evolute nel 21° secolo e come è cambiato il racconto di questi temi nel fotogiornalismo.
  • È programmata per l’8 e 9 giugno ad Amsterdam la European Women in Technology, una due giorni per aiutare le donne a potenziare la loro carriera nel settore tecnologico.
  • L’11-12 giugno 2022 si terrà a Toronto e in formato ibrido la Canadian International Conference on Gender and Women’s Studies 2022.
  • Il 15 giugno alla Florence School of Banking and Finance si terrà in formato ibrido il seminario “Private and Public gender inclusiveness in decision-making positions: why and how?” (Fbf).

 

 

 

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La newsletter della DID – maggio 2022

 

 

Diplomazia

Svolte e alleanze Dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina, le due prime ministre di Finlandia e Svezia, Sanna Marin e Magdalena Andersson, hanno confermato che i due Paesi stanno valutando la possibilità di entrare nella Nato (Politico). Marin, socialdemocratica 36enne, insieme al presidente Sauli Niinisto è responsabile della politica estera del Paese (Corriere). La premier di Stoccolma, Magdalena Andersson, ha chiarito che il governo svedese non intende sottoporre la questione a referendum (Reuters). Zuzana Caputova, prima donna eletta alla presidenza della Slovacchia, in visita ufficiale in Italia, ha lanciato l’allarme: “Se Putin vince in Ucraina nessuno è al sicuro” (Open). Ospite dell’Economist, Kaja Kallas, prima ministra estone, sostiene che, sebbene l’Unione Sovietica sia crollata, la sua ideologia imperialista non lo è.

Pieno sostegno La speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, ha visitato Kyiv e incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La vostra battaglia è per tutti. Il nostro impegno è essere qui fino a quando cesserà”, gli ha detto (Repubblica). Pelosi è la più alta funzionaria degli Stati Uniti a incontrare Zelensky dall’inizio della guerra, come sottolineato da Cnn.

Bis macroniano Il secondo turno delle elezioni francesi si è concluso con la vittoria del presidente uscente Emmanuel Macron, che ha ottenuto circa il 58% dei voti contro il 42% della sfidante Marine Le Pen. La leader del Rassemblement National ha riconosciuto la sconfitta, ma ha anche rivendicato di aver ottenuto un risultato storico, e rilanciato la battaglia in vista delle legislative di giugno (Le Figaro). Il presidente annuncerà nei prossimi giorni chi assumerà il ruolo di primo ministro. La scelta potrebbe cadere su Élisabeth Borne, ministra del Lavoro (The Guardian), che potrebbe diventare la seconda donna in Francia a ricoprire l’incarico di primo ministro dopo Édith Cresson, voluta da François Mitterrand nel ’91 (Il Sole 24ore).

Goodbye Carrie Lam, capo dell’esecutivo di Hong Kong, ha annunciato che non si candiderà per un secondo mandato. Durante il suo governo, molte delle libertà della città-stato sono state erose su pressione di Pechino (Bbc).

 

Occhi puntati su

Oltre il 1° maggio Nel 2020 le donne europee hanno guadagnato il 13% in meno degli uomini. Il Parlamento Europeo ha adottato una direttiva sulla trasparenza salariale per ridurre questo divario. Inoltre è stato chiesto alla Commissione di creare una denominazione ufficiale per le aziende che non presentano un divario retributivo di genere (Euractiv). Una buona notizia arriva dal mercato del lavoro italiano, l’Istat attesta che a marzo 2022 la crescita dell’occupazione è stata trainata soprattutto dalle donne, con 85mila occupate in più sul mese e 442mila su marzo 2021. Tuttavia aumenta la childhood penalty: le donne con figli con meno di 6 anni lavorano meno. Nel 2021, tra le donne di età compresa tra i 25 e i 49 anni, il tasso di occupazione è più alto tra quelle senza figli, sfiorando il 74% del totale. Mentre per le donne della stessa età che hanno almeno un figlio piccolo, il tasso di occupazione è al 54% (Rapporto Bes). Anche dall’evento Work-life balance as a leverage for women’s empowerment and promoting gender equality, organizzato dal Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia e dal Consiglio d’Europa, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, è emersa la necessità di cambiare il ruolo e la visione della donna nella società, promuovendo il superamento degli stereotipi di genere. Il tema dell’empowerment femminile è stato anche inserito tra le priorità del semestre (Coe).

Genere e finanza Paulina Dejmek Hack, direttrice generale della DG FISMA della Commissione europea, parla di digitalizzazione, finanza sostenibile e dei passi che ritiene debbano essere fatti per portare più donne in ruoli di primo piano nella finanza (Commissione europea).

Il corpo del reato L’economista ed ex ministro delle finanze Rodrigo Chaves diventerà presidente del Costa Rica l’8 maggio dopo aver vinto le elezioni presidenziali. Alcune donne però hanno espresso opposizione alla nomina a causa del suo precedente licenziamento dalla Banca Mondiale per le accuse di molestie sessuali (Ap), che lui derubricò a “differenze culturali” (France 24). Chaves diventerà il primo capo di uno stato a cui verrà impedito di entrare negli uffici della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale (Wall Street Journal). Spostandosi in Europa, durante un briefing del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il direttore esecutivo delle Nazioni Unite per le donne Sima Bahous ha chiesto un’indagine indipendente sulle accuse mosse ai soldati russi che avrebbero perpetrato violenze sessuali in Ucraina (Cnn). I gruppi per i diritti umani hanno documentato numerose accuse di stupro (Reuters); segnalazioni sono arrivate da Bucha e Kharkiv, due località che le forze ucraine hanno sottratto al controllo russo (Human Rights Watch).

Strategie contro la violenza di genere Aumentano i femminicidi nel Kurdistan iracheno. Nei primi due mesi del 2022 i casi sono stati 11 e il numero di donne uccise è passato da 25 nel 2020 a 45 nel 2021, secondo la direzione generale curda per la lotta alla violenza contro le donne (France 24). In Indonesia il parlamento ha votato per approvare una legislazione contro la violenza sessuale fornendo anche misure per la protezione e il recupero delle vittime (The Guardian). A partire dall’1 luglio, in Virginia (Usa) qualsiasi adulto che invii un’immagine intima non richiesta potrebbe essere multato di 500 dollari. Il disegno di legge, guidato dalla senatrice democratica Jennifer McClellan, è stato sostenuto dall’app di appuntamenti Bumble, che ha contribuito a lavorare sulla legislazione raccogliendo dati per il Senato (Usa Today).

In mostra Il 23 aprile si è aperta la 59esima Biennale Arte di Venezia. Provengono da 58 nazioni i 213 artisti e artiste coinvolte. Per la prima volta sono più donne che uomini e tra i partecipanti c’è la vincitrice del Leone d’oro Simone Leigh, protagonista anche del Padiglione statunitense (Ansa). Gli artisti sono stati selezionati dalla prima direttrice nella storia dell’esposizione, Cecilia Alemani, che ha scelto soprattutto esordienti, come sottolinea il New York Times. Alemani è capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica del parco urbano sopraelevato di New York. Il tema per il 2022, “Il latte dei sogni”, è tratto da un libro per bambini della pittrice surrealista Leonora Carrington (Giornale dell’Arte). La rassegna durerà fino al 27 novembre, con 110 mostre collaterali (Giornale dell’Architettura).

  • La curatrice Cecilia Alemani recupera le artiste trascurate dalla storia (Alley Oop)

 

Donne nel mondo

Professione atleta Il consiglio federale della Figc ha completato le modifiche normative per il passaggio al professionismo delle calciatrici della Serie A femminile a partire dalla prossima stagione (Ansa). Finora, a differenza di quanto accade da anni per gli uomini, tutto lo sport femminile italiano operava fuori dal professionismo e il calcio era inquadrato come dilettantistico. Una disparità finalmente superata (Il Post). La Federazione Italiana Rugby ha stanziato più di 350mila euro per far sì che 25 giocatrici della Nazionale ottengano un contratto con regolare stipendio. In passato, per le attività internazionali, le azzurre ricevevano un’indennità di 60 euro al giorno e un rimborso spese. Solo a dicembre 2020 erano state istituite delle borse di studio per 15 atlete (Torcha). La Parigi-Roubaix esiste dal 1896, ma fino al 2021 è stata un’esclusiva maschile. La prima donna a tagliare il traguardo nella cittadina del nord della Francia è stata Elizabeth Deignan. Nel suo assegno per la vittoria la cifra è stata di poco superiore a 1500 euro. Quella di Sonny Colbrelli, primo tra gli uomini, di 30mila (Rimbalzi).

Omaggio Una nave della Marina militare statunitense sarà chiamata Ruth Bader Ginsburg in onore della giudice della Corte suprema morta nel 2020 (New York Times).

Premaman La cantante e imprenditrice Rihanna, in attesa del primo figlio, sta riscrivendo le regole dello stile per donne in gravidanza, ha scritto Vogue, ma non solo. Se da sempre il pancione è stato visto come qualcosa da proteggere, l’artista oggi mostra di volere abbattere questo pregiudizio con scelte d’abito che stanno portando a delle riflessioni anche nel movimento della body positivity (The New Yorker).

Il femminismo è servito Atlas Obscura racconta la storia del primo club gastronomico per sole donne, nato in Francia a inizio ’900, quando frequentare i ristoranti era ancora considerato un passatempo disdicevole per le donne non accompagnate. L’alta cucina moderna era agli albori, ma era ritenuta un affare per uomini, come le prime confraternite di gourmet che avevano il privilegio di assaggiare prelibatezze inaccessibili alle classi più umili (Slate). I libri di questi club sono a metà tra ricettari e manifesti femministi. “Reclamavano la buona cucina come un diritto delle donne”, dice Nelly Sanchez, esperta di storia della letteratura francese. E queste rivendicazioni sono attuali, se si pensa che il prestigioso Club des Cent di Parigi ancora oggi non accetta donne fra i suoi iscritti (Independent).

 

Per riflettere

Aiuti mirati Erin Hohlfelder, senior program officer della Bill and Melinda Gates Foundation, in un tweet analizza le voci di finanziamento all’Ocse da parte di filantropi in materia di sviluppo, tratteggiando un quadro in chiaro scuro. L’aps totale è leggermente cresciuto, a 56,5 miliardi di dollari, nel 2019-2020 nonostante la pandemia. Tuttavia solo l’11% di questi finanziamenti si pone come obiettivo primario migliorare la parità di genere. 707 milioni sono andati a organizzazioni e movimenti per i diritti delle donne, un aumento rispetto all’anno precedente ma ancora meno del 2%. I fondi da destinare contro la violenza di genere poi sono diminuiti in un anno in cui il problema invece è cresciuto. Hohlfelder conclude la sua riflessione scrivendo: “eppure sappiamo che un dollaro in più e meglio mirato sulle questioni di genere può far crescere il pil, proteggere i diritti e contrastare l’autoritarismo”, con riferimento a una riflessione pubblicata su Foreign Affairs.

Altre mappe Una ricerca condotta da Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro e commissionata da Milano Urban Center esamina la vita delle donne fuori e dentro le mura domestiche, facendo emergere necessità specifiche, limiti e ostacoli della città lombarda. Tra le criticità emerse: i posti disponibili negli asili pubblici, l’accesso ai mezzi di trasporto, le barriere architettoniche, la mancanza di servizi igienici e di spazi pubblici inclusivi, la percezione di insicurezza. Oltre il 50% delle donne intervistate dichiara di sentirsi in pericolo di notte per le strade (Alley Oop).

Rischi professionali Unesco e il Centro internazionale per i giornalisti hanno condotto un’indagine globale per valutare la portata e l’impatto della violenza online nei confronti delle giornaliste. Dallo studio, che ha coinvolto 714 giornaliste di 113 paesi, emerge che il 73% delle intervistate è stata oggetto di aggressioni: il 25% ha ricevuto minacce di violenza fisica, il 18% di stupro, il 13% ha ricevuto minacce dirette a familiari e persone care (si aggiungono linguaggio offensivo, minacce alla reputazione e ritorsioni finanziarie). Per il 20% attacchi e aggressioni sono avvenuti anche offline (Icfj).

Bruciare le tappe Durante la pandemia è stato segnalato un alto numero di casi di pubertà precoce tra le bambine di diversi Paesi: Italia (dove più di 300 ragazze sono state indirizzate a cinque centri di endocrinologia pediatrica, rispetto alle 140 nello stesso periodo nel 2019), Stati Uniti, India e Turchia. I medici hanno legato l’aumento dei casi alle quarantene e ai blocchi che hanno portato a stress, una riduzione dell’attività fisica e maggiore consumo di cibo poco sano (Fuller Project).

 

L’agenda

  • L’11 maggio il Gcu Gender Research and Equality Network organizza l’evento Gender analysis in Scottish economic policy making, un momento di riflessione per capire come e se l’analisi di genere sia incorporata nel processo decisionale economico in Scozia (Eventbrite).
  • È previsto per il 12 maggio il Dublin climate summit 2022, dedicato alla sostenibilità in settori come finanza, banche e tecnologia. Tra le partecipanti ci sarà anche Stefania Di Bartolomeo, imprenditrice e startupper di origini italiane e fondatrice  della piattaforma di fintech Physis.
  • Dal 17 al 19 maggio si terrà a Santiago, in Cile, l’incontro annuale dell’International Women’s Forum. Per l’occasione sarà presentata anche una ricerca sugli atteggiamenti nei confronti e delle donne in 18 paesi dell’America Latina.
  • Il 24-25 maggio 2022 si svolgerà in formato digitale il summit 2022 del Women7, rete internazionale di organizzazioni femministe e gruppi di advocacy con l’obiettivo di porre l’uguaglianza di genere al centro dei negoziati del G7. Al termine del summit verrà redatta una dichiarazione congiunta che sarà consegnata al cancelliere tedesco Olaf Scholz in vista del G7.
  • Appuntamento con la storia del cinema a cura London Drawing Group che il 30 maggio organizza una lettura sulle donne che hanno contribuito a costruire Hollywood.
  • Dal 2 al 5 giugno nel Regno Unito ci sarà il climax dei festeggiamenti per il Giubileo di Platino, la celebrazione per i 70 anni di regno della regina Elisabetta II.
 

 

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – aprile 2022

 

Diplomazia

Addio Madam Secretary È morta a 84 anni Madeleine Albright, prima donna a ricoprire la carica di Segretario di Stato degli Stati Uniti nel 1997 e figura centrale dell’amministrazione di Bill Clinton (Politico). Celebre la sua frase: “c’è un posto speciale all’inferno per le donne che non aiutano le altre donne”, pronunciata durante la campagna elettorale in sostegno di Hillary Clinton nelle primarie presidenziali del 2016. Il 23 febbraio firmò il suo ultimo editoriale sul New York Times: “Putin sta facendo un errore storico”.

Tra l’Eliseo e l’Eurotower Secondo indiscrezioni, Emmanuel Macron vorrebbe Christine Lagarde come primo ministro nel caso in cui rivincesse le elezioni. Lagarde sarebbe la seconda donna capo del governo nella storia della Quinta Repubblica (La Repubblica). A suggerirgli il profilo di Lagarde sarebbe stato Nicolas Sarkozy che vuole avere un ruolo in questa contesa elettorale ma fatica a sostenere Pécresse, l’esponente del suo partito (Il Foglio).

In Ucraina Molte donne rimaste nel Paese dopo l’attacco russo si sono mobilitate fornendo supporto logistico vitale e non armato. Queste volontarie rappresentano una sfida imprevista per il presidente russo Vladimir Putin “diventando l’altra linea di difesa in una guerra in cui la solidarietà e il morale alto sembrano ostacolare i piani della Russia per una rapida vittoria”, scrive il TimeAp racconta come le giornaliste attualmente impegnate a raccontare la guerra stiano cambiando la natura dei reportage di guerra portando un nuovo punto di vista. Nei principali conflitti del XX secolo, le reporter hanno dovuto affrontare ostacoli militari e pregiudizi professionali.

  • Il diario di guerra da Kyiv di Yevgenia Belorusets
  • “Non ho il diritto di piangere”: le donne ucraine raccontano le loro storie di fuga al New York Times
  • L’altra faccia della guerra (HuffPost)

Pericolo sfruttamento L’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha espresso preoccupazione per il rischio che i rifugiati dall’Ucraina diventino vittime di tratta e sfruttamento sessuale (Washington post). Secondo i dati diffusi dall’Agenzia Onu per i rifugiati, sono più di 3,8 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa e la maggior parte di loro sono donne e bambini (France24).

C’è chi dice no In Russia le femministe sono diventate la prima potenza di opposizione che ha creato un movimento organizzato contro la guerra, scrive Domani. Per prime si sono organizzate online e per le strade, per informare su quello che stava accadendo in Ucraina e per smentire la propaganda. Elvira Nabiullina, governatrice della banca centrale russa, è tra coloro che, all’interno della stretta cerchia di persone stimate e ascoltate al Cremlino, ha contestato la decisione di invadere il Paese limitrofo. Avrebbe anche cercato di lasciare il suo incarico due volte ma la richiesta sarebbe stata respinta (Corriere).

  • Elvira Nabiullina, una tecnocrate precipitata nel caos alla banca centrale russa (Financial Times)

La presidente Katalin Novák è stata eletta prima presidente donna dell’Ungheria. Novák, 44 anni, è una fedele sostenitrice del primo ministro Viktor Orbán e in precedenza è stata ministra per le politiche familiari. Succederà a Janos Ader, co-fondatore del partito di destra al governo, Fidesz, e entrerà in carica a partire dal 10 maggio (Euronews). In qualità di ministro per la Famiglia, ha promosso e sostenuto l’immagine familiare tradizionale opponendosi a quella che chiama “ideologia di genere”. Novak ha inoltre più volte rappresentato il suo Paese al cosiddetto Congresso mondiale delle famiglie, per conto di Orban (Rai News).

 

 

Occhi puntati su

Cambio d’epoca La direttrice del Wto, Ngozi Okonjo-Iweala, ha detto che l’aumento globale dei prezzi dei beni alimentari rischia di provocare rivolte nei Paesi poveri, e chiesto ai Paesi produttori di evitare di accaparrarsi le scorte (The Guardian). Per la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva, la tensione globale causata dalla guerra potrebbe alimentare disordini in Medio Oriente e in altre zone del mondo (The Times of India).

Scarcerata L’Iran ha liberato Nazanin Zaghari-Ratcliffe, cittadina con nazionalità anglo-iraniana detenuta dal 2016 dopo essere stata condannata per spionaggio (Bbc). Evening Standard racconta la storia dal punto di vista del marito, Richard Ratcliffe, mentre l’opinionista di Bloomberg Therese Raphael si chiede: perché è stata liberata proprio ora?

Oscar Il miglior film dell’edizione 2022 degli Oscar è Coda – I segni del cuore di Sian Heder (Ansa). La regista nei giorni passati è stata ospite del podcast di Variety Awards Circuit. Sollecitata dalle campagne degli anni passati, da #MeToo a #OscarsSoWhite, l’Academy ha iniziato un percorso di rinnovamento in senso più inclusivo e generazionale. Questo ha avuto un riflesso su candidature e premi, portando all’attenzione del pubblico film come Parasite nel 2020; Drive My Car e Licorice Pizza quest’anno. Anche se, fa notare il New Yorker, a vincere sono più spesso i temi sociali o bio-pic.

Alla sbarra Negli Stati Uniti alla commissione giustizia del Senato si sono tenute le udienze per la conferma di Ketanji Brown Jackson alla Corte Suprema. I Repubblicani hanno attaccato in diversi modi la giudice afroamericana rallentando il suo processo di conferma. Le audizioni a cui è stata sottoposta, scrive Il post, sono state molto serrate e pervase di polemiche pretestuose (finanche di accuse false). In alcune domande rivolte dai senatori Repubblicani il Washington Post ha anche rintracciato del sottile razzismo. Lo stesso quotidiano ha pubblicato le esperienze e le qualificazioni di Brown Jackson paragonate a quelle degli altri giudici che compongono l’organo della magistratura per mostrare il doppio standard di cui è vittima e che metterebbero in dubbio le sue capacità.

 

 

Donne nel mondo

Senza istruzione In Afghanistan le scuole secondarie femminili non hanno riaperto. Il governo ha cambiato idea all’ultimo momento a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico (Bbc). Così nei giorni successivi decine di donne hanno protestato di fronte al ministero dell’Istruzione a Kabul per chiedere la riapertura (Il post). Il mese scorso, in alcune province, sono riprese le lezioni nelle università pubbliche, dopo lo stop seguito alla salita al potere dei talebani. Le studentesse possono frequentare ma in classi separate e indossando burka e abaya nero (The Guardian).

Sempre di più Centinaia di donne nigeriane hanno partecipato a una manifestazione presso il National Assembly Complex di Abuja per protestare contro il rifiuto del Senato di cinque proposte di legge sull’uguaglianza di genere (Al Jazeera). È stato approvato un disegno che destinerebbe il 20% dei seggi alle donne ma le manifestanti affermano che un quinto non è sufficiente (Voanews).

Rinnovo ai vertici In Indonesia la Nahdlatul Ulama, la più grande organizzazione islamica sunnita del mondo, ha accolto le donne nei ruoli di leadership per la prima volta dalla sua fondazione quasi 100 anni fa. Il consiglio centrale, che ha un mandato di cinque anni, oggi conta 150 membri, tra cui 11 donne (Al Jazeera).

In piazza Per il quinto anno consecutivo, migliaia di donne hanno partecipato alle marce Aurat in diverse città del Pakistan lo scorso 8 marzo. Le partecipanti hanno affrontato minacce di stupro e omicidio; i conservatori hanno lanciato una contro-protesta (chiamata la marcia della modestia) e alcuni politici – anche di alto profilo – hanno affermato che queste manifestazioni violano i principi islamici. L’anno scorso le partecipanti sono state tacciate di blasfemia, accusa che può costare anche la condanna a morte (Vice).

Le regine della pista Euronews ha incontrato le Queen Bikers, il primo club motociclistico per sole donne della Tunisia. Il gruppo è composto da cinque centaure, organizza raduni ed eventi e sfida gli stereotipi.

 

 

Per riflettere

Farsi in quattro Una ricerca finanziata dallo European Research Council sta sviluppando un nuovo test – denominato Wid test (Women’s cancer risk identification) – in grado di prevedere il rischio di sviluppare quattro tumori femminili attraverso un singolo prelievo (Nature).

Andare a fondo Oms e Hrp hanno curato un supplemento per BMJ Global Health mettendo in luce il modo in cui donne e neonati vengono trattati durante il parto e offrendo un percorso per migliorare l’assistenza.

Punti di vista Un nuovo studio mostra che i neuroni nel midollo spinale elaborano i segnali del dolore in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini. La scoperta potrebbe portare a trattamenti migliori e più personalizzati per il dolore cronico (Oxford academic).

Chi ci perde Secondo l’ultima analisi di PwC, l’aumento della disoccupazione femminile e una maggiore percentuale di donne che hanno lasciato il mercato del lavoro a causa della pandemia da Covid-19 hanno fatto arretrare di almeno due anni i progressi verso la parità di genere nel lavoro.

Gameday, Monica D’Ascenzo
La percentuale di bambine che fanno sport di squadra rispetto a sport individuali è ancora esigua in Italia. Nella fascia di età che va dall’adolescenza ai 20 anni c’è addirittura un abbandono verticale di qualsiasi disciplina da parte delle ragazze. Eppure gli sport di squadra sono anche una palestra per crescere: sviluppano competenze, permettono di affrontare sfide e di mettersi alla prova. Lezioni che vengono perse. Il libro nasce dal confronto con campioni e campionesse italiani di diverse discipline che con il loro esempio possono essere di ispirazione per le più giovani.

 

 

L’agenda

  • Il 2 aprile si terrà online il workshop Feminism(s) & Foreign Policy per parlare di teoria femminista nelle relazioni internazionali e dei modelli di politica estera femminista fino al 2022. L’appuntamento è organizzato da The Womanhood and International Relations.
  • Il 4 aprile la comica Hannah Gadsby incontra l’attrice britannica Emma Thompson per The Guardian live.
  • L’8 aprile a Bangalore si terrà The Rising 2022. Un incontro, organizzato da Analytics India Magazine, per donne che lavorano nel campo della statistica e della scienza dei dati.
  • Il 13 aprile il Center for Feminist Foreign Policy organizza, a Berlino e online, il Femminist Foreign Policy Summit. Altri appuntamenti di questa serie sono presenti sul sito web dell’organizzatore.
  • Il 23 aprile il Women, Peace and Security in North Africa and the Middle East Talk Series incontra Saara Bouhouche, avvocata franco-tunisina esperta di aiuti umanitari, pace e sicurezza (Eventbrite).
  • Sisters in the Mirror: A History of Muslim Women and the Global Politics of Feminism è un incontro organizzato dall’Arab American Cultural Center il 25 aprile per parlare dell’omonimo libro con l’autrice, Elora Shehabuddin.
  • Festival of Debate organizza un incontro online con la femminista Gloria Steinem. Appuntamento al 26 aprile.
  • 27 aprile, Claudia Parzani entra in carica come nuova presidente di Borsa italiana. È la prima donna al vertice di Piazza Affari.

 

 

 

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – marzo 2022

Diplomazia

Tutte a bordo Ursula von der Leyen ha dichiarato di essere fiduciosa che – complice la presidenza di turno francese del Consiglio dell’Unione europea – il 2022 sarà l’anno in cui verrà approvata la direttiva europea Women on boards. La proposta, bloccata da anni, chiede di portare il numero di donne nei consigli di amministrazione delle aziende europee quotate al 40% e al 33% nelle altre (Financial Times). La Francia è il Paese Ue con la più forte rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione delle società presenti sui listini (il 45% contro una media del 30%) (Formiche). Dieci anni fa l’Italia fu pioniera nella parità di genere in azienda introducendo la legge Golfo-Mosca. La norma impone quote crescenti di consiglieri donna nei consigli di amministrazione delle società quotate (La Stampa).

Nuovi volti/1 Il Parlamento europeo ha eletto alla presidenza la deputata maltese di centro-destra Roberta Metsola, che prenderà il posto del compianto David Sassoli (Rai News). Metsola, giurista, è stata vicepresidente del parlamento ed è la terza donna a occupare questa posizione dopo Simone Weil e Nicole Fontaine (Le Monde). Con la sua elezione tre su quattro presidenze delle istituzioni più rilevanti dell’Unione Europea sono occupate da donne (Affari Italiani).

Nuovi volti/2 In Cile Gabriel Boric ha scelto la sua squadra di governo. Le donne sono la maggioranza: 14 ministre su 24 dicasteri. Tra loro, leader della protesta e la nipote di Allende che guiderà le forze armate. Altra novità è la designazione di una donna alla guida degli Interni, la 35enne Izkia Siches (Il Manifesto).

Credenze errate L’evento The Economic Cost of Excluding Women ha sfatato cinque falsi miti sulla (mancata) partecipazione delle donne all’economia. Non è vero infatti che la disuguaglianza di genere non sia un problema nei paesi sviluppati o che le politiche di genere non valgano l’investimento. Sfatato anche il mito per cui investire nelle donne non ripaghi. Dimostrato invece che una migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro sia la chiave per un’ulteriore crescita economica oltre che in grado di aumentare la concorrenza, rendere i mercati più efficienti e ridurre la corruzione.

  • L’appuntamento ha rappresentato il kick-off event del network Women in Economic Policy, organizzato dal ministero degli Esteri tedesco, nel contesto della presidenza di turno G7. È possibile seguire le prossime iniziative inviando una email a women-in-economics@zentrale.auswaertiges-amt.de con oggetto “Registration for membership”.

Femminismo indiano L’India vuole adottare misure di politica estera femminista nelle sue relazioni internazionali. Per il momento gli sforzi del Paese per affrontare la causa dei diritti delle donne non sono ancora sufficienti. La scelta potrebbe quindi rivelarsi utile anche al fine di riformare la politica interna e rivedere il trattamento delle donne nel paese (Orf).

 

Occhi puntati su

Who run the world (girls) Secondo la mappa Women in Politics 2021 le donne con portafogli ministeriali nel mondo sono state il 21,9% nel 2021, in leggero aumento rispetto all’anno precedente. Sono cresciute però anche le nazioni senza donne al governo, in controtendenza rispetto agli ultimi anni. 13 sono i Paesi dove nella composizione del governo è rispettata la parità di genere (Un Women). In Asia, Taiwan è tra i Paesi con il più alto numero di legislatrici, oggi al 42,5%. Superano il 50% anche le giudici e le ministre senza portafoglio (Focus Taiwan).

Divario retributivo Secondo il Pew Research Center la pandemia è associata all’aumento di alcune disparità di genere nel mercato del lavoro. Più donne hanno lasciato la loro occupazione rispetto agli uomini, mentre il divario retributivo resta stabile da 15 anni a questa parte, scrive Forbes. Una donna in genere guadagna l’84% rispetto a un uomo con la stessa mansione. La situazione dopo la pandemia peggiorerà: per gli economisti una lavoratrice in media guadagnerà solo 76 centesimi per ogni dollaro ottenuto da un lavoratore di sesso maschile.

  • In Italia a cinque anni dalla laurea, gli uomini percepiscono, in media, circa il 20% in più (Il Sole 24 Ore). Sul sito di Repubblica, il simulatore per scoprire la differenza lavorativa e retributiva per indirizzo di studi.
  • Il divario retributivo di genere tra i laureati MBA si è ridotto negli ultimi quattro anni. Dal 39% registrato nel 2016 e nel 2018 si è passati al 20% ma la forbice si allarga mano a mano che le donne progrediscono in carriera (We-wealth).

Donne e motori Dallo studio Women and transport del Parlamento europeo, dedicato ai bisogni delle donne sia come utenti sia come lavoratrici nell’economia dei trasporti, emerge che le europee preferiscono camminare, utilizzare i trasporti pubblici urbani e i treni interurbani. Gli uomini invece scelgono più spesso mezzi di trasporto individuali (auto, bici o motorini). Nella scelta di un mezzo per muoversi, le donne sembrano avere meno alternative degli uomini e si preoccupano di più della frequenza del servizio e dell’ambiente. Per gli uomini contano invece costo, privacy e piacere negli spostamenti. Lo studio è disponibile integralmente a questo indirizzo.

  • Donne e molestie in viaggio, l’intervista della Bbc a Angie Palacios (ricercatrice argentina) e Joanie Fredericks (attivista sudafricana);
  • Dopo 20 anni la Scozia ha di nuovo una ministra dei trasporti: Jenny Gilruth (Msn).

 

Donne nel mondo

Manel addio La Rai ha firmato il memorandum d’intesa “No women no panel – senza donne non se ne parla”. Partita dalla Commissione europea, la proposta chiede una rappresentazione quanto più possibile equilibrata e paritaria nel dibattito pubblico. Oggi solo il 22,3% degli esperti nei programmi della tv pubblica è donna (Rai).

Fischio d’inizio La ruandese Salima Mukansanga ha fatto la storia della Coppa d’Africa diventano la prima donna a arbitrare una partita nei 65 anni di storia del torneo (Quartz).

Empowerment In Pakistan le donne sono in prima linea nella lotta per eradicare la poliomelite. Le vaccinatrici sono 100mila e lavorano nelle loro comunità, poiché volti familiari aiutano a ridurre lo scetticismo sui vaccini. Il programma di vaccinazione offre così lavoro, denaro, libertà e l’opportunità, altrimenti rara, di influenzare i processi decisionali della collettività nel Paese (Pulitzer Center).

Women-shaming Nella maggioranza conservatrice dei musulmani in Kirghizistan è convinzione comune che il destino delle donne sia restare a casa e avere figli. Negli ultimi anni però c’è chi ha iniziato a lottare per i propri diritti con marce, attivismo o anche, semplicemente, trovando un lavoro o rifiutando di sposarsi. I pregiudizi però restano ancora molto forti. Recentemente quattro giovani donne hanno tentato il suicido dopo essere state accusate di prostituzione (Al Jazeera).

Sheconomy In Pakistan le donne possono allevare bestiame, ma tradizionalmente non vanno al mercato a vendere i capi. Fa eccezione il mercato di Marui: la prima piazza per la vendita di bestiame interamente gestita da donne (The Guardian). UNDP e Unione Europea hanno lanciato un’iniziativa da 16,9 milioni di dollari per sostenere le donne imprenditrici in Afghanistan. L’obiettivo è prevenire il collasso dell’economia locale salvaguardando i mezzi di sussistenza delle donne e le piccole imprese a guida femminile (Devdiscourse).

Diritti e società Straordinari su base quotidiana e trasferte di lavoro rendono difficile per i giapponesi trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia. Il bilancio è ancora più pesante per le donne poiché resta radicata la convinzione che siano loro a dovere occuparsi delle faccende domestiche e dell’educazione dei figli (Nikkei Asia). Secondo il 2022 Sex and Power Index, che analizza la rappresentanza di genere nei migliori posti di lavoro in Gran Bretagna, ci vorranno decenni per colmare il gender gap, poiché gli uomini tuttora continuano a dominare i vertici della politica e degli affari (The Guardian). In Italia il numero di amministratrici delegate è molto basso: la percentuale di donne ceo è stata nel 2021 del 3% (dal 4% dell’anno precedente) mentre la percentuale di donne nei livelli esecutivi è del 17% (Ansa). In Svizzera, la quota di donne in posizioni dirigenziali nelle società quotate allo Swiss Market Index ha raggiunto il 19%, ovvero quasi una su cinque, nel 2021 (Swiss Info).

 

Per riflettere

Pregiudizi Alcuni studi hanno dimostrato che nel definire la differenza tra discipline scientifiche hard e soft, le persone sono più propense a credere che una disciplina sia soft quanto maggiore è il numero di donne che, pensano, lavori in quel campo. L’etichetta soft science ha così portato a una svalutazione di questi campi, descritti come meno rigorosi, affidabili e meritevoli di finanziamenti (The Conversation). Una ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha scoperto che la percezione che i ragazzi siano più interessati all’informatica e all’ingegneria rispetto alle ragazze inizia all’età di sei anni. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui le donne sono sottorappresentate nei campi occupazionali STEM.

Un’altra pandemia Secondo l’Istituto australiano di criminologia le donne hanno tre volte più probabilità di subire abusi se si trovano in condizioni di stress finanziario indotto dalla pandemia.

Grandi dimissioni Uno studio riguardo l’impatto del matrimonio sull’occupazione femminile in Medio Oriente e in Nord Africa ha scoperto che questo passaggio riduce la probabilità che le donne lavorino fuori casa del 47% in Giordania, del 30% in Tunisia e del 16% in Egitto.

La Città Femminista – La lotta per lo spazio in un mondo disegnato da uomini, Leslie Kern
La città non è fruibile nello stesso modo dagli uomini e dalle donne. C’è della politica nel camminare, nell’abitare e, soprattutto, nel progettare e nel costruire. Kern, professoressa associata di Geografia e Ambiente all’Università canadese Mount Allison e direttrice del programma di Studi di Genere della stessa, prende in considerazione i diversi aspetti della vita quotidiana dando delle risposte ai problemi che affliggono le donne nella fruizione dello spazio pubblico (Filosofemme).
 

 

L’agenda

  • Sono iniziati l’1 febbraio al Parlamento europeo gli Afghan Women Days. L’evento riunisce deputati, donne afghane finaliste del Premio Sacharov 2021, rappresentanti della Commissione e delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali per far luce sulla preoccupante condizione femminile in Afghanistan dopo il ritorno dei talebani al potere l’anno scorso. Il 2 e 3 febbraio è stata la volta di workshop specifici. Lo scorso 24 novembre si era tenuto alla Farnesina l’evento Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo.
  • 4 febbraio 2022 – 20 febbraio 2022, Giochi Olimpici Beijing 2022. Alla cerimonia di apertura la portabandiera dell’Italia sarà Michela Moioli, campionessa Olimpica in carica di snowboard cross.
  • L’11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e It-ology ha organizzato un seminario per bambine e ragazze per creare un chatbot in Python. L’evento è gratuito e rivolto a studentesse dagli 8 ai 13 anni (It-ology).
  • Il 21 febbraio la scuola di Legge della Queen Mary University of London ospiterà l’incontro Refugee Women’s Rights Violations and Struggles. Le esperienze vissute dalle donne rifugiate e i crescenti rischi saranno questioni chiave affrontate nell’evento e rivelano la necessità di una riforma delle politiche e cambiamenti all’interno dell’ambiente socio-giuridico (Eventbrite).
  • Black Women Talk Tech, un collettivo mondiale di founder tecnologiche, organizza il summit Face of a Founder. Appuntamento al 24 febbraio per parlare di finanziamenti e accesso al capitale (Hopin).
  • La quinta International Conference on the Future of Women si svolgerà virtualmente il 24 e 25 febbraio 2022. Al centro del dibattito saranno poste le sfide per l’uguaglianza di genere nel nuovo decennio (Futurewomenconference.com).
  • TEDxLondonWomen: Show Up si svolgerà domenica 27 febbraio 2022. La giornata prevede talk ispirazionali, sessioni interattive e workshop.
  • The Guardian organizza un panel virtuale per parlare del caso Peng Shuai, tennista cinese che denunciò sui social gli abusi sessuali subiti dell’ex vicepremier Zhang Gaoli. L’incontro, programmato per il 2 marzo, muoverà dalla vicenda per arrivare a parlare dei diritti delle donne in Cina, tra sessismo e crisi demografica.

 

 

 

 

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – febbraio 2022

Diplomazia

Tutte a bordo Ursula von der Leyen ha dichiarato di essere fiduciosa che – complice la presidenza di turno francese del Consiglio dell’Unione europea – il 2022 sarà l’anno in cui verrà approvata la direttiva europea Women on boards. La proposta, bloccata da anni, chiede di portare il numero di donne nei consigli di amministrazione delle aziende europee quotate al 40% e al 33% nelle altre (Financial Times). La Francia è il Paese Ue con la più forte rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione delle società presenti sui listini (il 45% contro una media del 30%) (Formiche). Dieci anni fa l’Italia fu pioniera nella parità di genere in azienda introducendo la legge Golfo-Mosca. La norma impone quote crescenti di consiglieri donna nei consigli di amministrazione delle società quotate (La Stampa).

Nuovi volti/1 Il Parlamento europeo ha eletto alla presidenza la deputata maltese di centro-destra Roberta Metsola, che prenderà il posto del compianto David Sassoli (Rai News). Metsola, giurista, è stata vicepresidente del parlamento ed è la terza donna a occupare questa posizione dopo Simone Weil e Nicole Fontaine (Le Monde). Con la sua elezione tre su quattro presidenze delle istituzioni più rilevanti dell’Unione Europea sono occupate da donne (Affari Italiani).

Nuovi volti/2 In Cile Gabriel Boric ha scelto la sua squadra di governo. Le donne sono la maggioranza: 14 ministre su 24 dicasteri. Tra loro, leader della protesta e la nipote di Allende che guiderà le forze armate. Altra novità è la designazione di una donna alla guida degli Interni, la 35enne Izkia Siches (Il Manifesto).

Credenze errate L’evento The Economic Cost of Excluding Women ha sfatato cinque falsi miti sulla (mancata) partecipazione delle donne all’economia. Non è vero infatti che la disuguaglianza di genere non sia un problema nei paesi sviluppati o che le politiche di genere non valgano l’investimento. Sfatato anche il mito per cui investire nelle donne non ripaghi. Dimostrato invece che una migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro sia la chiave per un’ulteriore crescita economica oltre che in grado di aumentare la concorrenza, rendere i mercati più efficienti e ridurre la corruzione.

  • L’appuntamento ha rappresentato il kick-off event del network Women in Economic Policy, organizzato dal ministero degli Esteri tedesco, nel contesto della presidenza di turno G7. È possibile seguire le prossime iniziative inviando una email a women-in-economics@zentrale.auswaertiges-amt.de con oggetto “Registration for membership”.

Femminismo indiano L’India vuole adottare misure di politica estera femminista nelle sue relazioni internazionali. Per il momento gli sforzi del Paese per affrontare la causa dei diritti delle donne non sono ancora sufficienti. La scelta potrebbe quindi rivelarsi utile anche al fine di riformare la politica interna e rivedere il trattamento delle donne nel paese (Orf).

 

Occhi puntati su

Who run the world (girls) Secondo la mappa Women in Politics 2021 le donne con portafogli ministeriali nel mondo sono state il 21,9% nel 2021, in leggero aumento rispetto all’anno precedente. Sono cresciute però anche le nazioni senza donne al governo, in controtendenza rispetto agli ultimi anni. 13 sono i Paesi dove nella composizione del governo è rispettata la parità di genere (Un Women). In Asia, Taiwan è tra i Paesi con il più alto numero di legislatrici, oggi al 42,5%. Superano il 50% anche le giudici e le ministre senza portafoglio (Focus Taiwan).

Divario retributivo Secondo il Pew Research Center la pandemia è associata all’aumento di alcune disparità di genere nel mercato del lavoro. Più donne hanno lasciato la loro occupazione rispetto agli uomini, mentre il divario retributivo resta stabile da 15 anni a questa parte, scrive Forbes. Una donna in genere guadagna l’84% rispetto a un uomo con la stessa mansione. La situazione dopo la pandemia peggiorerà: per gli economisti una lavoratrice in media guadagnerà solo 76 centesimi per ogni dollaro ottenuto da un lavoratore di sesso maschile.

  • In Italia a cinque anni dalla laurea, gli uomini percepiscono, in media, circa il 20% in più (Il Sole 24 Ore). Sul sito di Repubblica, il simulatore per scoprire la differenza lavorativa e retributiva per indirizzo di studi.
  • Il divario retributivo di genere tra i laureati MBA si è ridotto negli ultimi quattro anni. Dal 39% registrato nel 2016 e nel 2018 si è passati al 20% ma la forbice si allarga mano a mano che le donne progrediscono in carriera (We-wealth).

Donne e motori Dallo studio Women and transport del Parlamento europeo, dedicato ai bisogni delle donne sia come utenti sia come lavoratrici nell’economia dei trasporti, emerge che le europee preferiscono camminare, utilizzare i trasporti pubblici urbani e i treni interurbani. Gli uomini invece scelgono più spesso mezzi di trasporto individuali (auto, bici o motorini). Nella scelta di un mezzo per muoversi, le donne sembrano avere meno alternative degli uomini e si preoccupano di più della frequenza del servizio e dell’ambiente. Per gli uomini contano invece costo, privacy e piacere negli spostamenti. Lo studio è disponibile integralmente a questo indirizzo.

  • Donne e molestie in viaggio, l’intervista della Bbc a Angie Palacios (ricercatrice argentina) e Joanie Fredericks (attivista sudafricana);
  • Dopo 20 anni la Scozia ha di nuovo una ministra dei trasporti: Jenny Gilruth (Msn).

 

Donne nel mondo

Manel addio La Rai ha firmato il memorandum d’intesa “No women no panel – senza donne non se ne parla”. Partita dalla Commissione europea, la proposta chiede una rappresentazione quanto più possibile equilibrata e paritaria nel dibattito pubblico. Oggi solo il 22,3% degli esperti nei programmi della tv pubblica è donna (Rai).

Fischio d’inizio La ruandese Salima Mukansanga ha fatto la storia della Coppa d’Africa diventano la prima donna a arbitrare una partita nei 65 anni di storia del torneo (Quartz).

Empowerment In Pakistan le donne sono in prima linea nella lotta per eradicare la poliomelite. Le vaccinatrici sono 100mila e lavorano nelle loro comunità, poiché volti familiari aiutano a ridurre lo scetticismo sui vaccini. Il programma di vaccinazione offre così lavoro, denaro, libertà e l’opportunità, altrimenti rara, di influenzare i processi decisionali della collettività nel Paese (Pulitzer Center).

Women-shaming Nella maggioranza conservatrice dei musulmani in Kirghizistan è convinzione comune che il destino delle donne sia restare a casa e avere figli. Negli ultimi anni però c’è chi ha iniziato a lottare per i propri diritti con marce, attivismo o anche, semplicemente, trovando un lavoro o rifiutando di sposarsi. I pregiudizi però restano ancora molto forti. Recentemente quattro giovani donne hanno tentato il suicido dopo essere state accusate di prostituzione (Al Jazeera).

Sheconomy In Pakistan le donne possono allevare bestiame, ma tradizionalmente non vanno al mercato a vendere i capi. Fa eccezione il mercato di Marui: la prima piazza per la vendita di bestiame interamente gestita da donne (The Guardian). UNDP e Unione Europea hanno lanciato un’iniziativa da 16,9 milioni di dollari per sostenere le donne imprenditrici in Afghanistan. L’obiettivo è prevenire il collasso dell’economia locale salvaguardando i mezzi di sussistenza delle donne e le piccole imprese a guida femminile (Devdiscourse).

Diritti e società Straordinari su base quotidiana e trasferte di lavoro rendono difficile per i giapponesi trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia. Il bilancio è ancora più pesante per le donne poiché resta radicata la convinzione che siano loro a dovere occuparsi delle faccende domestiche e dell’educazione dei figli (Nikkei Asia). Secondo il 2022 Sex and Power Index, che analizza la rappresentanza di genere nei migliori posti di lavoro in Gran Bretagna, ci vorranno decenni per colmare il gender gap, poiché gli uomini tuttora continuano a dominare i vertici della politica e degli affari (The Guardian). In Italia il numero di amministratrici delegate è molto basso: la percentuale di donne ceo è stata nel 2021 del 3% (dal 4% dell’anno precedente) mentre la percentuale di donne nei livelli esecutivi è del 17% (Ansa). In Svizzera, la quota di donne in posizioni dirigenziali nelle società quotate allo Swiss Market Index ha raggiunto il 19%, ovvero quasi una su cinque, nel 2021 (Swiss Info).

 

Per riflettere

Pregiudizi Alcuni studi hanno dimostrato che nel definire la differenza tra discipline scientifiche hard e soft, le persone sono più propense a credere che una disciplina sia soft quanto maggiore è il numero di donne che, pensano, lavori in quel campo. L’etichetta soft science ha così portato a una svalutazione di questi campi, descritti come meno rigorosi, affidabili e meritevoli di finanziamenti (The Conversation). Una ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha scoperto che la percezione che i ragazzi siano più interessati all’informatica e all’ingegneria rispetto alle ragazze inizia all’età di sei anni. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui le donne sono sottorappresentate nei campi occupazionali STEM.

Un’altra pandemia Secondo l’Istituto australiano di criminologia le donne hanno tre volte più probabilità di subire abusi se si trovano in condizioni di stress finanziario indotto dalla pandemia.

Grandi dimissioni Uno studio riguardo l’impatto del matrimonio sull’occupazione femminile in Medio Oriente e in Nord Africa ha scoperto che questo passaggio riduce la probabilità che le donne lavorino fuori casa del 47% in Giordania, del 30% in Tunisia e del 16% in Egitto.

La Città Femminista – La lotta per lo spazio in un mondo disegnato da uomini, Leslie Kern
La città non è fruibile nello stesso modo dagli uomini e dalle donne. C’è della politica nel camminare, nell’abitare e, soprattutto, nel progettare e nel costruire. Kern, professoressa associata di Geografia e Ambiente all’Università canadese Mount Allison e direttrice del programma di Studi di Genere della stessa, prende in considerazione i diversi aspetti della vita quotidiana dando delle risposte ai problemi che affliggono le donne nella fruizione dello spazio pubblico (Filosofemme).
 

 

L’agenda

  • Sono iniziati l’1 febbraio al Parlamento europeo gli Afghan Women Days. L’evento riunisce deputati, donne afghane finaliste del Premio Sacharov 2021, rappresentanti della Commissione e delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali per far luce sulla preoccupante condizione femminile in Afghanistan dopo il ritorno dei talebani al potere l’anno scorso. Il 2 e 3 febbraio è stata la volta di workshop specifici. Lo scorso 24 novembre si era tenuto alla Farnesina l’evento Con le donne afghane contro ogni violenza nel mondo.
  • 4 febbraio 2022 – 20 febbraio 2022, Giochi Olimpici Beijing 2022. Alla cerimonia di apertura la portabandiera dell’Italia sarà Michela Moioli, campionessa Olimpica in carica di snowboard cross.
  • L’11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e It-ology ha organizzato un seminario per bambine e ragazze per creare un chatbot in Python. L’evento è gratuito e rivolto a studentesse dagli 8 ai 13 anni (It-ology).
  • Il 21 febbraio la scuola di Legge della Queen Mary University of London ospiterà l’incontro Refugee Women’s Rights Violations and Struggles. Le esperienze vissute dalle donne rifugiate e i crescenti rischi saranno questioni chiave affrontate nell’evento e rivelano la necessità di una riforma delle politiche e cambiamenti all’interno dell’ambiente socio-giuridico (Eventbrite).
  • Black Women Talk Tech, un collettivo mondiale di founder tecnologiche, organizza il summit Face of a Founder. Appuntamento al 24 febbraio per parlare di finanziamenti e accesso al capitale (Hopin).
  • La quinta International Conference on the Future of Women si svolgerà virtualmente il 24 e 25 febbraio 2022. Al centro del dibattito saranno poste le sfide per l’uguaglianza di genere nel nuovo decennio (Futurewomenconference.com).
  • TEDxLondonWomen: Show Up si svolgerà domenica 27 febbraio 2022. La giornata prevede talk ispirazionali, sessioni interattive e workshop.
  • The Guardian organizza un panel virtuale per parlare del caso Peng Shuai, tennista cinese che denunciò sui social gli abusi sessuali subiti dell’ex vicepremier Zhang Gaoli. L’incontro, programmato per il 2 marzo, muoverà dalla vicenda per arrivare a parlare dei diritti delle donne in Cina, tra sessismo e crisi demografica.

 

 

 

 

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – gennaio 2022

Diplomazia

Qualcosa non sta funzionando Christine Lagarde ha dichiarato che gli sforzi per ridurre il divario tra uomini e donne non stanno andando lontano. “Se guardi al mondo del venture capital, ai CEO delle grandi banche internazionali o al parlamento, hai una rappresentanza femminile molto inferiore a quella delle donne nella società. Quindi c’è qualcosa che non funziona”, ha dichiarato (Womensagenda).

Quirinal game Aidda, l’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda, ha lanciato la campagna Una donna al Quirinale. L’iniziativa accende i riflettori sul persistere della scarsa presenza femminile nelle istituzioni e nella politica e sulla necessità di dare un segnale forte (MF). Le firme sono quasi 2 mila e la raccolta non si ferma (Ansa). Anche il mondo della cultura e dello spettacolo fa sentire la propria voce sul tema e decine di intellettuali italiane hanno firmato l’appello affinché sia donna la nuova presidente della repubblica (Rainews). C’è però chi dice no. Tra le fila delle contrarie a una “quota rosa” è Natalia Aspesi che in un editoriale su Repubblica si dice contraria al concetto stesso dietro l’appello. Luciana Castellina invece è convinta che “dire genericamente ‘una donna al Quirinale’ possa rischiare di semplificare, di banalizzare la questione di genere” (Huffingtonpost).

FantaColle Nella partita quirinalizia la stampa ha segnalato i nomi di Maria Elisabetta Alberti Casellati, Marta Cartabia, Letizia Moratti, Paola Severino ma anche della diplomatica Elisabetta Belloni, nominata da Mario Draghi a capo del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza (Open). Mentre un gruppo di donne, “di orientamenti politici diversi”, ma tutte “nell’area del centrosinistra e della sinistra”, ha chiesto con una raccolta firme che il prossimo presidente della Repubblica sia Rosy Bindi (Dire).

  • L’identikit del presidente. Il successore di Mattarella descritto da Mattarella (Huffingtonpost.it)

Corsa per l’Eliseo Il Messaggero presenta un ritratto di Valerie Pécresse, terza donna in corsa per l’Eliseo dopo le candidature di Marine Le Pen e Anne Hidalgo. Pécresse è presidente della regione Île de France e milita tra le fila del partito di centrodestra Les Republicains. Dovrà vedersela anche con il presidente in carica, Emmanuel Macron, e il giornalista di estrema destra Eric Zemmour.

Iron lady Dopo che David Frost si è dimesso da capo-negoziatore britannico per la Brexit, la ministra degli Esteri Liz Truss ha preso il suo posto occupandosi della trattativa con Bruxelles (Politico). Truss è diventata la seconda donna ministro degli esteri del Regno Unito a 46 anni, dopo la laburista Margaret Beckett 15 anni fa (Bbc). Secondo un nuovo sondaggio sarebbe anche data per favorita tra i Tory, scavalcando il cancelliere Rishi Sunak, nella successione a Boris Johnson (Evening standard).

  • L’ascesa di Liz Truss mostra il futuro del partito conservatore (Financial Times)

Un passo avanti Negli Stati Uniti, durante un pranzo di beneficenza, le senatrici Jeanne Shaheen e Deb Fischer hanno parlato dell’importanza di coinvolgere le donne in politica estera. Shaheen è l’unica senatrice nella commissione per le relazioni estere del Senato e ha spiegato che le donne sono parte integrante del processo di politica estera non solo per la loro prospettiva unica, ma anche per il potenziale nel portare avanti il progresso. Nell’affrontare problemi come l’invasione ostile dell’Ucraina da parte della Russia, l’arricchimento dell’uranio in Iran o le minacce commerciali della Cina – hanno affermato le senatrici – è essenziale che le voci delle donne siano ascoltate e incluse nelle soluzioni (Upi).

Nuovi volti Il governo irlandese ha approvato la nomina di 22 nuovi ambasciatori e diplomatici di alto livello per il 2022. Per la prima volta la metà di loro sono donne. Compresi i consoli generali, il prossimo anno saranno 18 su un totale di 31 le donne che assumeranno il ruolo di capomissione (Thejournal). Negli Stati Uniti il presidente Joe Biden nominerà Caroline Kennedy, ex ambasciatrice in Giappone, inviata in Australia e intende chiamare la pattinatrice olimpica Michelle Kwan a rappresentare gli Stati Uniti in Belize (Cnbc). Nominata anche un’inviata speciale per la difesa dei diritti delle donne afghane. Si tratta di Rina Amiri, esperta che lavorò al Dipartimento di Stato nell’amministrazione Obama (Ansa).

  • Quante sono le diplomatiche italiane in posizioni apicali e subapicali? (Alley Oop)

Riflessi e riflessioni In Germania, lo scorso 22 novembre, il ministro degli Affari esteri del precedente governo, Heiko Maas, ha inaugurato all’Auswaertiges Amt una mostra dedicata alle ambasciatrici del Paese. Ispirata alla “Mirror challenge” britannica, la galleria esibisce i ritratti delle donne che per prime hanno ricoperto incarichi in precedenza solo maschili. Accanto ai quadri ci sono 21 specchi a rappresentare posizioni mai occupate da una donna e che, sottolinea Maas, “devono essere sostituiti con dei ritratti al più presto” (Auswaertiges-amt).

Diplomazia sportiva L’Asean ha nominato dieci atlete e funzionarie sportive asiatiche come sue ambasciatrici. Le Asean Women in Sports promuoveranno l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne attraverso lo sport in tutta la regione (Asean).

Diplomazia celeste L’italiana Simonetta Cheli è stata nominata direttrice dei programmi di osservazione della terra dell’Agenzia spaziale europea e dall’1 gennaio 2022 guida il centro Esrin di Frascati. La francese Geraldine Naja dal primo novembre invece è a capo del nuovo direttorato per la commercializzazione, l’industria e il procurement, di stanza a Parigi. Il suo compito è aiutare le aziende spaziali europee a migliorare la propria posizione (Askanews).

 

Occhi puntati su

Studi accessibili L’università di Harvard non terrà conto dei punteggi dei test internazionali per l’ammissione nei prossimi quattro anni privilegiando gli elaborati prodotti in fase di ammissione. Le università americane vogliono abbandonare i test di ingresso perché discriminatori: solo i ragazzi provenienti da famiglie ricche possono permettersi di prepararsi al meglio attraverso servizi a pagamento (Alley Oop). Inoltre l’associazione FairTest ha dimostrato come i test siano discriminatori anche rispetto al genere: le ragazze, meno propense al rischio, hanno una valutazione solitamente più bassa nei test a risposta multipla. Sono invece più inclini a risposte aperte oppure a scrivere dei testi.

A scuola di equità Il consiglio di amministrazione dell’università di Bologna ha approvato il Gender Equality Plan, un documento programmatico che nel corso dei prossimi tre anni metterà in campo azioni e progetti per ridurre le asimmetrie di genere e valorizzare le diversità (Unibo Magazine).

Intelligenza artificiale e pregiudizi Il Consiglio dell’Ue Epsco (occupazione, politica sociale, salute e consumatori) ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale. Il suo impatto sulle donne può essere diverso rispetto agli uomini e portare ad esempio a pregiudizi di genere nelle assunzioni e al perpetuarsi di stereotipi. Nelle sue conclusioni il consiglio ha invitato gli stati membri a intraprendere alcune azioni. Ad esempio migliorare la consapevolezza delle questioni relative alla parità di genere nella ricerca sull’ia; garantire che, quando sia utilizzata per la gestione delle risorse umane, questa promuova la trasparenza e la parità di genere; garantire la trasparenza degli algoritmi. Il testo delle conclusioni è disponibile qui.

Quote rosa, sì o no? La Florence School of Banking and Finance ha ospitato un dibattito sulle quote di genere nei consigli di amministrazione tra Sylvie Goulard (Banque de France) e Renée Adams (Università di Oxford). Goulard ha sostenuto la tesi del sì portando tre ragioni: la prima è che le alternative sono fallite. Le quote inoltre sono efficienti e, promuovendo la diversità di genere, si tende a promuovere tutte le diversità. Adams ha risposto che le quote di genere nei consigli di amministrazione vengono spesso proposte per risolvere problemi economici che non c’entrano con l’uguaglianza, come ad esempio il basso valore per gli azionisti. Vengono giustificate sulla base di ricerche errate e stereotipi e sono un esempio di politica pigra. Infine, conclude la docente, spostano la responsabilità di risolvere il problema della sotto-rappresentazione dalla società nella sua interezza alle sole donne e su specifici tipi di organizzazione, come le società quotate (Eui).

L’uomo di casa Daniel Holefleisch, marito della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, ha lasciato il lavoro da manager alle poste tedesche per badare alle figlie e venire incontro agli impegni della moglie. Tutto era già concordato e Holefleisch ha sempre dato il suo sostegno alla carriera politica della consorte. La stampa tedesca ha fatto notare come “la divisione tradizionale dei ruoli sia ancora lo standard nella società”. Nonostante l’esempio della ministra il 69% circa delle mamme in Germania non lavora: a sceglierlo, però, è stato solo il 27%. E in tedesco la parola “Rabenmutter”, “madri corvo”, viene usata come appellativo per le donne che lasciano i figli nelle mani di estranei per fare carriera (Corriere della Sera).

  • Annalena Baerbock è la prima donna a capo del ministero degli Esteri della Germania. Secondo l’accordo di coalizione del nuovo governo, la ministra vuole perseguire una “politica estera femminista” ma ci sono opinioni discordanti sul significato di questa espressione (Dw).

Casalinghe per forza In Italia le donne inattive – che non lavorano né cercano occupazione – tra i 30 e i 69 anni sono oltre 7 milioni, pari al 43%. Nel resto d’Europa sono il 32%. La maternità comporta forti conseguenze sulla scelta di rimanere o uscire dal mercato del lavoro, ma l’inattività di moltissime donne italiane si prolunga ben oltre il periodo in cui scelgono di concentrarsi sulla famiglia. Pesano su questa situazione l’assenza di supporti alternativi durante la carriera e le poche possibilità di rientro (Randstad).

Grandi dimissioni Il fenomeno della “Great resignation” negli Stati Uniti ha portato circa 24 milioni di persone a lasciare il proprio impiego nei primi tre trimestri del 2021. Moira Donegan si è chiesta se esista anche una questione di genere attorno al fenomeno scoprendo che circa un terzo di tutte le madri lavoratrici ha ridimensionato o lasciato il lavoro da marzo 2020 (Guardian). In Italia, secondo un rapporto dell’Ispettorato del Lavoro che prende in considerazione i provvedimenti di convalida di dimissioni di lavoratori e lavoratrici con figli fino a tre anni, nel 2020 il 77,2% di quelle relative a dimissioni volontarie ha riguardato donne. Nel 2019 la percentuale era del 73% (Valigia Blu). In tutto il mondo, a causa della pandemia, le donne sono state colpite più duramente degli uomini nella perdita dei posti di lavoro e secondo una previsione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, i loro livelli di occupazione si riprenderanno anche più lentamente (World Economic Forum). Un piccolo ma crescente numero di organizzazioni sta testando la settimana lavorativa di quattro giorni nel tentativo di affrontare il burnout pandemico e promuovere un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Il cambiamento potrebbe essere vantaggioso per le donne, per cui la flessibilità potrebbe fare la differenza tra mantenere un lavoro o lasciarlo (The Lily).

  • Un giorno dopo il parto, mi è stato chiesto di tornare al lavoro. Perché l’America ha bisogno di un congedo parentale retribuito (The Guardian)

Una buona parola La Commissione Europea ha proposto di aggiungere l’hate speech (ovvero i discorsi d’odio, compresi quelli sessisti e misogini) e gli hate crime (i crimini d’odio) alla lista degli eurocrimini nell’articolo 83, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (Womenlobby).

Il piede giusto Grazie allo strumento del Gender procurement messo in campo dalla Commissione europea, l’Italia potrà fare passi in avanti nell’imprenditoria femminile. In particolare Lazio e Puglia hanno già sperimentato i nuovi strumenti concepiti da Bruxelles per combattere le discriminazioni di genere e nei bandi delle due regioni sono state privilegiate le aziende col maggior numero di donne in posizioni apicali (Il Riformista).

 

Donne nel mondo

A misura di donna Un’indagine del Sole 24 Ore ha incoronato Treviso provincia con la più alta qualità della vita per le donne. La classifica è basata su 12 indicatori relativi al mondo femminile come la speranza di vita alla nascita; tasso di occupazione; gap retributivo ma anche performance nello sport o prestazioni olimpiche. Nella top ten ci sono province medie e piccole del Centro-Nord oltre a Firenze (5ª) e Bologna (10ª). Le ultime trenta posizioni sono occupate da territori del Centro-Sud. Caltanissetta (107ª) chiude la classifica.

Digital gender gap In un intervento sull’Espresso Francesca Bria, presidente di Cdp Venture Capital, fa una proposta per il 2022: agire contro il digital gender gap. Per questo c’è bisogno di un patto sociale per la società digitale che metta al centro parità di genere e occupazione femminile. Come sottolinea l’economista in un tweet: “Se metà del mondo non va avanti, l’intera umanità si ferma”.

Regine di denari Le donne ai vertici portano guadagni alle aziende. In Australia esaminando le performance delle prime 200 aziende quotate in borsa negli ultimi sei anni il Bankwest Curtin Economics Centre ha evidenziato che se un’azienda ha una amministratrice delegata il suo valore azionario cresce in media del 5%. Al contrario se riduce il numero di donne nel proprio cda del 10% o più, perde oltre il 2,7% del valore di mercato (Ladynomics). I grandi gruppi, da Citi a Walgreen Boots Alliance passando per Disney e Chanel, stanno scegliendo ad donne e spesso si tratta della prima volta nella storia delle aziende. Fra le aziende Fortune 500 le ceo sono 41 al settembre scorso, pari a una percentuale dell’8,2% e con un incremento del 10,8% rispetto all’anno precedente (Il Sole 24 Ore).

Buone pratiche A&C Broker, azienda palermitana di brokeraggio assicurativo guidata da Marcella Cannariato, ha ottenuto la certificazione internazionale Gender Equality. Il riconoscimento premia il percorso virtuoso delle aziende volto a valorizzare la figura femminile (Ansa).

Prime volte Maria Sole Ferrieri Caputi, con la direzione di Cagliari-Cittadella di Coppa Italia, è stata la prima donna italiana ad arbitrare un match di Serie A. Ferrieri Caputi ha una laurea triennale in Scienze politiche e laurea magistrale in Sociologia. È ricercatrice presso la Fondazione Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni Industriali) ed è dottoranda all’Università di Bergamo (Elle).

Cittadine di serie B Un’indagine di Le Figaro tratteggia la condizione femminile in Libano. Nella repubblica del Vicino Oriente le donne sono per legge trattate come inferiori agli uomini; il loro status personale è subordinato all’appartenenza religiosa e non possono difendere i loro diritti di eredità o di custodia dei figli in caso di divorzio.

Microfoni aperti In Afghanistan c’è una radio fatta da donne e che parla alle donne. Si chiama Radio Begum e trasmette spettacoli educativi, letture di libri oltre ad accogliere le telefonate delle ascoltatrici. Lanciata in occasione della Giornata internazionale della donna, tuttora ha il permesso dei talebani di rimanere in onda (Al Jazeera).

Tempo di bilanci Yougov ha stilato la classifica delle prime 20 donne più ammirate al mondo. Tra loro ci sono cantanti e attrici ma anche politiche come Jacinda Ardern e Kamala Harris e le attiviste Greta Thunberg e Malala Yousafzai. Sul primo gradino del podio c’è Michelle Obama (Newsweek.com). Anche il Corriere della Sera ha scelto le sue donne dell’anno: pioniere, creative, influencer, rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste.

  • Le protagoniste della svolta climatica (La Repubblica)
  • 2021: 10 donne italiane dello sport (Vanity Fair)
  • Le donne da tenere d’occhio nel 2022 secondo Forbes

 

Per riflettere

Politica estera femminista comparata Il numero 32/2021 di Prospettive dell’Unità di analisi e Programmazione Statistica e Documentazione Storica è dedicato a una analisi a cura di Lara Lanzarini, dal titolo “L’ingresso dell’uguaglianza di genere tra i temi fondanti della politica estera. Analisi comparata delle ‘Feminist Foreign Policy Strategies’ adottate da alcuni Paesi e possibili applicazioni all’Italia” (Maeci).

Caregiver in crisi Quando le scuole hanno chiuso per via del Covid-19, le madri hanno subito il peso maggiore del lavoro di assistenza non retribuito aggiuntivo e, di conseguenza, sono state più penalizzate sul mercato del lavoro. Secondo l’indagine transnazionale Ocse Risks that Matter le donne hanno avuto quasi il triplo delle probabilità degli uomini di assumere su di sé il lavoro extra di cura (il 61,5% delle madri, contro il 22,4% dei padri).

Inquinamento, maschile singolare Secondo una ricerca realizzata da un team di studiosi svedesi e olandesi, lo stile di vita maschile inquina in media più di quello femminile, anche a parità di salario e conto in banca. Le scelte di consumo e le spese degli uomini provocano il 16% in più di emissioni di gas serra (Wiley Online Library).

Role model Tre ricercatori della Banca d’Italia hanno voluto capire quale effetto hanno gli studenti universitari eccellenti sui loro colleghi. In particolare nel paper “Does gender matter? The effect of high performing peers on academic performances” ci si chiede se ci sono differenti effetti nel caso lo studente eccellente sia maschio o femmina (Banca d’Italia).

Career and Family: Women’s Century-Long Journey Toward Equity, Claudia Goldin
Il libro ripercorre il percorso fatto dalle donne per colmare il divario retributivo di genere e getta luce sulla continua lotta per raggiungere l’equità nella coppia. Per gran parte del ventesimo secolo, il gap salariale tra donne e uomini ha riflesso alcune discriminazioni oggi sorpassate. In compenso il divario retributivo resta e riflette nuove cause (Foreign Affairs).

 

L’agenda

  • Una delle quattro sessioni plenarie della XIV Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici è stata dedicata al tema del ruolo delle donne nella diplomazia. La sessione, aperta dall’intervento del Ministro Luigi Di Maio, è stata caratterizzata da un dibattito franco e molte proposte operative, con gli interventi dell’Ambasciatrice Mariangela Zappia e del Segretario Generale Ettore Sequi e la partecipazione di molti colleghi e colleghe. È possibile rivedere la registrazione qui.
  • Gender Based Violence and Economic Empowerment in Kenya, in programma il 15 gennaio, è il primo di una serie di seminari online ideati da Power for the People insieme a The Qpocproject. L’evento sarà condotto dalla scienziata sociale Eunice Owino che farà luce sul rapporto tra indipendenza finanziaria delle donne e violenza di genere in Kenya (Qpocproject).
  • La Stuart Hall Foundation ha organizzato per il 18 gennaio #ReconstructionWork, una tavola rotonda online con tre importanti giovani attivisti per capire meglio la crisi climatica. Tra loro Abeer M. Butmeh, ingegnera idrica e ambientale, attualmente coordinatrice del Palestinian Environmental NGOs Network.
  • L’Icelandic Arctic Cooperation Network organizza per mercoledì 19 gennaio la conferenza Women & the Energy Transition in the Arctic. I settori industriali, compreso quello energetico, sono tradizionalmente dominati dagli uomini ma allo stesso tempo le donne hanno fornito importanti contributi nel plasmare politiche e framework per una transizione intelligente (Linkedin).
  • Il Centro di studi dell’Europa centrale e orientale, piattaforma interdisciplinare dell‘Università di Leiden, organizza il webinar “La rappresentazione politica delle donne nell’Europa centrale e orientale”. L’incontro, che si terrà il 24 gennaio, vuole indagare in che misura le donne sono rappresentate dalla politica della regione e quali sono le differenze tra Paesi a più di 30 anni dalla caduta del comunismo (Eventbrite).

 

DID YOU KNOW? SPUNTI MENSILI SULLA PARITA’ DI GENERE.
La newsletter della DID – dicembre 2021

20 anni fa, grazie all’azione di un gruppo di colleghe determinate e visionarie, nasceva al Ministero degli Esteri italiano l’associazione Donne diplomatiche e dirigenti (DID). Si trattava allora di una sparuta minoranza, intenzionata a rafforzare i legami interni e a perorare con forza la causa di una Farnesina più paritaria.
I Consigli direttivi che si sono succeduti da allora ne hanno raccolto il testimone, sviluppando con sempre maggiore consapevolezza un’azione a tutto campo a favore di una carriera diplomatica e dirigenziale che si caratterizzi per un vero equilibrio di genere e che sia, quindi, più equa, inclusiva e soprattutto efficiente. I progressi sono stati ragguardevoli, ma insufficienti. Cinque colleghe attualmente in servizio hanno raggiunto l’apice della carriera, le donne hanno avuto e hanno la guida di alcune delle strutture di maggiore rilevanza della rete diplomatica – anche in sedi di particolare delicatezza e disagio – e si è fatta strada gradualmente una cultura più ricettiva nei confronti delle istanze femminili, grazie anche alla continua azione di sensibilizzazione della DID.
Molto resta però da fare, sul piano dell’accesso alle posizioni di potere e di un’organizzazione del lavoro più in linea con le esigenze della conciliazione tra vita professionale e familiare.
Per alimentare la riflessione sui temi della parità di genere, dell’empowerment femminile, ma anche del rispetto dei diritti delle donne e della loro inclusione nella vita economico-sociale come obiettivi della diplomazia, avviamo oggi questa collaborazione con Good Morning Italia, volta ad offrire alle nostre socie una finestra mensile su quanto accade nel mondo, alla ricerca di sempre nuovi spunti e stimoli. Buona lettura!

Giuliana Del Papa
Presidente DID

Diplomazia

Caput mundi Al vertice del G20, ospitato per la prima volta a Roma, si è parlato anche di imprenditoria femminile (Repubblica). Il frutto del confronto è la Dichiarazione di Roma, in cui i leader concordano nell’impegnarsi a lavorare su alcuni punti come: la parità di accesso all’istruzione, la promozione dell’imprenditorialità e della leadership femminile, l’eliminazione della violenza di genere, la valorizzazione dei servizi sociali ed educativi, il superamento degli stereotipi di genere e la distribuzione ineguale delle cure domestiche non retribuite. L’obiettivo è rispettare gli impegni presi a Brisbane nel 2014: ovvero ridurre il divario nei tassi di partecipazione al mondo del lavoro tra uomini e donne del 25% entro il 2025 (Ilo).

  • G20 Empower, l’alleanza internazionale che riunisce i rappresentanti del settore privato e le controparti governative con l’obiettivo di promuovere la leadership femminile, ha raccolto esempi di azioni e di politiche concrete per promuovere l’avanzamento delle donne in posizioni di leadership nel Playbook 2021 (Adnkronos).

Donne all’Onu Si è conclusa il 28 settembre l’assemblea generale delle Nazioni Unite. Su 191 leader mondiali riuniti, solo 18 donne hanno preso parola (AP). Il dato è stato sottolineato anche dalla vicesegretaria generale Amina Mohammed in un tweet. Il Covid-19 è stato tra i temi in agenda e con esso la ripresa che, secondo l’Onu, deve essere “inclusiva, sostenibile e resiliente” (Un women).

  • Nel corso dei suoi 76 anni, solo quattro donne sono state elette presidente dell’Unga e non c’è mai stata una segretaria generale. Attualmente sono 24 su 193 gli stati membri rappresentati da un capo di Stato o di governo donna (Medium).

Lo Stato dell’Unione Il 15 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha tenuto il suo secondo discorso sullo Stato dell’Unione dal titolo “Rafforzare l’anima della nostra unione”. Al centro dell’intervento i vaccini, l’Afghanistan e i mutamenti climatici (Dire). Von der Leyen ha anche elogiato la schermitrice campionessa paralimpica Beatrice Vio. La presidente ha spiegato di averla invitata a Strasburgo perché quest’estate l’aveva ispirata. In aula l’ha presentata come “una leader, immagine della sua generazione, da cui trarre ispirazione” (Il Riformista).

  • Von der Leyen mette l’anima al centro del dibattito politico e pubblico (Repubblica).

16 anni al potere Tempo di saluti in Germania. La camera bassa del Parlamento ha annunciato che il Bundestag procederà all’elezione del socialdemocratico Olaf Scholz come nuovo cancelliere tedesco l’8 dicembre. Intanto a Berlino di fronte al ministero della Difesa nella serata di giovedì 2 dicembre si è tenuto lo Zapfenstreich, l’evento che chiude il cancellierato di Angela Merkel. Nel suo discorso Merkel ha espresso “gratitudine” per il lungo incarico e sottolineato che la “fiducia è il più grande capitale in politica” (Il fatto quotidiano). Una serie di grafici di Sky TG24 mostra come durante i suoi tre mandati il Paese sia diventato una potenza economica mondiale all’insegna del rigore, dell’export e della piena occupazione. In quindici anni, Merkel ha amministrato le tre più gravi emergenze europee: la crisi dei debiti Ue, quella migratoria del 2015 e infine la pandemia nel 2020 (Repubblica). Oggi raccogliere la sua eredità sembra difficile tanto in Germania – con Armin Laschet sempre più isolato dentro il suo partito (Il Foglio) – quanto in Europa. Il 7 ottobre il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato a palazzo Chigi la cancelliera. Ha ricordato come Merkel sia stata un esempio per tante ragazze e giovani donne interessate alla vita politica. Poi, sul suo lascito internazionale, ha detto: “L’Italia non può guidare da sola i destini europei” (Huffington Post).

  • Angela Merkel: 10 immagini per raccontarla (Ispi).
  • La leadership “materna” di Angela Merkel: equilibrata, inclusiva, rigorosa ma attenta (Ladynomics).
  • Ci si lamenta poco, non ci si offende mai e s’impara a sfruttare la vanità dei maschi. Un manuale di “girl power” della cancelliera (Il Foglio)

Il bivio L’ambasciatrice britannica in Germania Jill Gallard in un’intervista ha confessato che nel 1991, quando entrò al Foreign Office, temette di non potere fare carriera se si fosse sposata e avesse avuto figli. La sua generazione, dice, è la prima a conciliare vita privata e carriera diplomatica e sta andando “decisamente nella giusta direzione” (BelfastTelegraph).

Un passo avanti Amina Mohammed in visita in Somalia ha invitato le donne a una partecipazione piena ed equa alla vita politica. La diplomatica ha sottolineato che l’inclusione femminile in tutti i settori della società contribuirebbe a una maggiore resilienza, pace e stabilità nel Paese (Un News).

Occhi puntati su

Pnrr a confronto Il Mef ha pubblicato uno studio comparato dei Piani di ripresa e resilienza di sei Stati membri (Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo e Grecia) con un occhio di riguardo alla parità di genere. L’analisi evidenzia alcune convergenze sull’approccio e la presenza di alcune misure comuni per l’occupazione femminile, soprattutto nel settore dell’economia digitale e nelle materie scientifico-tecnologiche (Grecia, Portogallo, Italia). Emergono tuttavia alcune specificità: ad esempio l’impegno a garantire determinate quote in posizioni apicali nella P.A. (Francia) o nei consigli di amministrazione (Germania) o la stima anche quantitativa dell’impatto di genere del Piano (Italia).

Diritti sospesi In Afghanistan i talebani hanno completato il governo senza donne tra ministri e viceministri, nonostante le iniziali promesse di inclusività (Repubblica). In un’intervista a Tolo News un portavoce dei talebani ha dichiarato che non è necessario che le donne facciano parte del governo, poiché “devono fare figli” (Adnkronos). Intanto le calciatrici junior della squadra nazionale sono riuscite a lasciare il Paese. Le 32 atlete avevano subito minacce e con le loro famiglie – per un totale di 115 persone – sono riuscite raggiungere il Pakistan (Il Sole 24 Ore).

  • Rawa, il gruppo afghano più importante per la difesa dei diritti delle donne (Il Post)

La prima sindaca Michelle Wu è la prima donna e la prima americana di origini asiatiche ad essere eletta sindaca di Boston. L’avvocata 36enne, figlia di immigrati taiwanesi, presterà giuramento il 16 novembre (Il Foglio).

Una poltrona per… Tra i candidati per L’Eliseo sono presenti anche due donne: la sindaca socialista di Parigi Anne Hidalgo (France24) e la leader della destra estrema Marine Le Pen (Guardian).

Donne nel mondo

Classifiche di parità Sono stati pubblicati i risultati aggiornati del Gender Equality Index 2021, l’indice sull’uguaglianza di genere redatto dall’Eige. Dai nuovi dati emerge che l’Europa ha realizzato fragili progressi nell’uguaglianza di genere (un incremento di 0,6 punti rispetto allo scorso anno) e allo stesso tempo stanno emergendo grandi perdite causate dalla pandemia (Starmag). Il Paese con il punteggio più alto è la Svezia (83,9). L’Italia si classifica al 14° posto con 63,5 punti (Euronews).

Donne e carriera accademica Senza cambiamenti nelle procedure di concorso e nei criteri di valutazione, lo svantaggio per le donne nelle carriere accademiche non si colmerà a breve. È la tesi del documento “La dimensione di genere nelle carriere accademiche e di ricerca: alcune proposte verso l’inclusività”. Tra i suggerimenti: un’equa rappresentanza nelle commissioni e nuove modalità di valutazione (Alley Oop).

Gender pay gap Le dirigenti delle 100 società più capitalizzate quotate alla Borsa di Londra ricevono uno stipendio medio del 73% in meno rispetto agli uomini: un divario legato anche al fatto che il 91% delle donne ricopre ruoli non esecutivi (we-wealth).

Imprenditoria al femminile Le donne migranti nel nostro Paese creano impresa. Sono portatrici di bagagli esperienziali originali e trasversali, parlano più lingue e conoscono culture diverse. Un’analisi del Riformista spiega perché sono una risorsa da valorizzare.

Una forlivese a Washington Corriere di Bologna ha intervistato Federica Dal Bono, lead strategist del dipartimento di Finanza corporativa e sviluppo per l’Agenzia internazionale per lo sviluppo. L’ente aiuta i 74 Paesi più poveri del mondo attraverso prestiti a tasso bassissimo o elargizioni a fondo perduto.

Nuova vita alla plastica Nzambi Matee è un’imprenditrice kenyota con l’obiettivo di trasformare la plastica destinata alle discariche in materiale da costruzione sostenibile e resistente (Ecowatch).

Per riflettere

Prime vittime Donne e ragazze hanno maggiori probabilità di morire, subire matrimoni forzati e violenze sessuali o vivere in povertà in seguito a un disastro ambientale. Ecco perché non si può parlare di parità di genere senza considerare il cambiamento climatico (Preventionweb).

Rischio spopolamento La popolazione cinese potrebbe dimezzarsi entro i prossimi 45 anni. È la tesi di un nuovo studio dell’Istituto per gli Studi sulla popolazione e lo sviluppo della Xian Jiaotong University. Secondo i ricercatori il rallentamento demografico cinese sarebbe stato gravemente sottostimato (Scmp).

On All Fronts: The Education of a JournalistClarissa Ward
La corrispondente della Cnn che ora di stanza in Afghanistan è stata impegnata anche su altri fronti (ad esempio Siria, Egitto) documentando le vicende e gli estremismi che hanno riscritto la storia di quei Paesi (Npr).

 

L’agenda

 

  • Il governo scozzese e UN Women hanno proposto il Glasgow Women’s Leadership Statement on Gender Equality and Climate Change, una dichiarazione che promuove il ruolo delle donne nell’affrontare il cambiamento climatico. La raccolta firme è partita e resterà aperta fino a marzo 2022 (Un Women).
  • Lanciato nel 2015 a Lagos, in Nigeria, l’Africa Women Innovation and Entrepreneurship Forum è la principale conferenza dedicata all’imprenditoria femminile in Africa. Quest’anno l’evento si è tenuto in forma ibrida il 2 e il 3 dicembre (Awief).
  • Dall’1 al 3 dicembre Palm Springs, in California, ospita Ted Women 2021, la conferenza Ted dedicata alle donne. Le oratrici salite sul palco hanno presentato la loro idea di futuro spaziando in diversi ambiti, dalla cultura al design e alla scienza, provando a rispondere alla domanda: “E adesso?” (Ted).
  • L’1 dicembre si è tenuto il seminario di presentazione dei risultati del Gruppo di studio sul riequilibrio della rappresentanza di genere nei procedimenti di nomina. Il Gruppo, composto da nove docenti universitarie di diritto costituzionale, istituzioni di diritto pubblico e di diritto pubblico comparato, è stato istituito dalla Ministra Bonetti nell’aprile del 2021 al fine di elaborare proposte per una piena partecipazione delle donne nelle istituzioni, in posizioni di leadership a tutti i livelli decisionali e in tutti gli aspetti della vita sociale, economica e politica. Nel corso del seminario, la professoressa Severino ha annunciato l’intenzione di istituire una commissione che valuti i test a risposta multipla utilizzati nei concorsi, che generalmente hanno tassi di successo correlati in modo statisticamente significativo con il genere (con i candidati che rispondono meglio delle candidate). Sulla pagina Facebook del Dipartimento Pari Opportunità è possibile rivedere gli interventi.
  • La settima edizione della Conferenza Med-Dialogues, promossa a partire dal 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’ISPI, ha ospitato anche quest’anno il Med Women’s forum, tenutosi il 2 dicembre e dedicato alla memoria di Tosca Barucco (Med).
  • The Guardian il 7 dicembre organizza un evento in live streaming con l’editorialista Arwa Mahdawi per parlare del suo nuovo libro, Strong Female Lead. La tesi del testo è che, in tempi di caos, un modello di leadership femminile potrebbe essere quello più sostenibile.
  • Si terrà il 13 dicembre la conferenza online The Taliban and the Future of Women’s Rights in Afghanistan. Si confronteranno sul tema Lina AbiRafeh, esperta di diritti delle donne e direttrice esecutiva dell’Arab Institute for Women presso la Lebanese American University, Rina Amiri, consulente indipendente per le politiche e la mediazione che dirige l’Afghanistan and Regional Policy Initiative e la corrispondente estera Jane Ferguson (Network 20/20).
  • La Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici, che giunge quest’anno alla XIV edizione, prevede per la prima volta una sessione dedicata al ruolo delle donne in diplomazia. La Conferenza si terrà il 20 e il 21 dicembre prossimo.

 

 

ADOTTATA UNA CIRCOLARE SULLA PARITA’ DI GENERE

Il 15 ottobre 2021 il Segretario Generale Ettore Sequi ha firmato una circolare che rappresenta un passo fondamentale per il raggiungimento di una effettiva parità di genere all’interno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

La circolare evidenzia tre aspetti centrali per consolidare ulteriormente all’interno di Amministrazione e sedi estere la sensibilità per le tematiche di genere: impostazione dei metodi di lavoro, tutela della genitorialità e organizzazione di eventi in Italia e all’estero.

La stesura della circolare ha visto la piena partecipazione di tutti i soggetti interessati e dell’Associazione DID.

La circolare può essere consultata a questi link del Ministero.

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Cosa fanno le donne della diplomazia italiana